29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Solo nel week-end 17 morti

Strage di motociclisti sulle strade

Asaps: «Con il primo sole arriva la mattanza sulle due ruote»

ROMA - Strage di centauri sulle strade italiane, col primo vero week-end col sole «è mattanza»: 17 morti e numerosi feriti fra i soli motociclisti. Lo denuncia nel rapporto-inchiesta «Mal di moto» l'Asaps, l'Associazione sostenitori amici polizia stradale, ricordando che negli ultimi 10 anni si contano oltre 14mila morti e 860.520 feriti per incidenti sulle due ruote. «E' l'ora di riflettere su questa assurda violenza stradale», è l'appello dell'Asaps.

Fino a questo fine settimana i conti drammatici degli incidenti e dei morti fra i veicoli a due ruote avevamo contato 93 vittime con una calo del 27,3% rispetto alle 128 dello scorso anno, «il merito - spiega il presidente dell'Asaps Giordano Biserni - era del prolungato inverno che almeno in questo caso si è rivelato umano, facendoci contare meno morti fra i dueruotisti». Ma, rileva l'Asaps, dopo la punta del primo maggio con un fine settimana discreto e con 13 vittime fra i motociclisti, in questo fine settimana di sole ha contato 17 motociclisti morti e tantissimi gravemente feriti.

Il numero complessivo delle vittime sui veicoli a 2 ruote, secondo i dati dell'Asaps, è di 14.283 morti e 860mila feriti negli ultimi 10 ann, fino al 2008. «Sono numeri drammatici», sottolinea Biserni, aggiungendo: «Neppure le truppe americane in Iraq e Afganistan hanno contato in questo decennio tante vittime e feriti. Ormai è più pericoloso per un motociclista viaggiare lungo i passi del Muraglione, Cisa, Calla, Futa e sulle altre statali che per un soldato americano girare in divisa per Bagdad». Per questo l'Asaps avverte: «E ora che ci poniamo molte domande sullo stato delle nostre strade ormai veramente ai limiti, con buche, vie d'uscita occupate da segnali, guard rail taglienti come rasoi. Nessun errore, anche minimo è permesso all'appassionato di moto». L'associazione punta il dito anche su un altro aspetto: la produzione di motoveicoli con potenze da pista, che in prima fanno i 130 km/h, da 0 a 100 vanno in meno di 4 secondi, che raggiungono velocità anche di 300 km/h. Ma «alla guida non c'è Valentino Rossi, spesso ci sono dei semplici e comuni signori Rossi».