Il Papa: gestire con sensibilità l'«ostilità» al nuovo messale in inglese
La nuova versione più fedele al latino: «Molti avranno difficoltà»
CITTÀ DEL VATICANO - Dopo le polemiche dei mesi scorsi nel mondo anglofono alla nuova traduzione del messale in inglese, il Papa ammette che «molti troveranno difficile adattarsi», chiede che il cambiamento venga «introdotto con la dovuta sensibilità» e confida che «venga evitato ogni rischio di confusione o smarrimento».
«VOX CLARA» - La nuova traduzione, più fedele all'originale latino, sostituirà, nel 2011, quella usata dai vari paesi di lingua inglese dal Concilio vaticano II ad oggi. Quasi tutte le conferenze episcopali anglofone hanno approvato la nuova versione del messale. «Molti troveranno difficile adattarsi a testi poco familiari dopo quasi quaranta anni di uso continuo della precedente traduzione», ha detto il Papa ricevendo a pranzo in Vaticano i membri di 'Vox Clara', il comitato di consulenza sulle questioni liturgiche in inglese. «Il cambiamento dovrà essere introdotto con la dovuta sensibilità e i catechisti dovranno afferrare con decisione l'opportunità che esso rappresenta. Prego che in questo modo venga evitato ogni rischio di confusione o smarrimento e che invece il cambiamento servirà da trampolino di lancio per un rinnovamento e un approfondimento della devozione eucaristica in tutto il mondo anglofono». Il Papa ha precisato che, con la conclusione del processo di traduzione, si esaurisce il compito di 'Vox Clara'.
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