Schifani: lealtà è rispettare patto con elettori
Il Presidente del Senato: «No a politica referenziale ed astratta»
ROMA - Il presidente del Senato, Renato Schifani, indica il valore della «lealtà» come fattore di legittimazione per la politica senza citare apertamente le divisioni nel Pdl, così si rivolge ai giovani diplomati del master di secondo livello per esperti di politica dell'università Lumsa: «I valori della lealtà, della correttezza, dell'amicizia sono fondanti per voi e lo sono anche per la politica. Lealtà significa riconoscere come fattore di legittimazioni del proprio ruolo il patto che lega eletto ed elettore come vincolo della rappresentanza».
Secondo Schifani «se il patto con gli elettori è reso marginale e pertanto se si dimentica quale è stata la 'promessa' elettorale - costruita attorno a programmi, idee, alleanze - si rischia di appannare la fiducia che è stata riposta in chi è stato eletto».
Schifani ammonisce quindi che «una politica autoreferenziale ed astratta non sarebbe al servizio del bene comune, ma lo renderebbe un mezzo per fini estranei alla propria missione originaria».