Schifani: Fini vuol fare politica? Entri nel governo
Il Presidente del Senato: non è una polemica ma «un ragionamento costruttivo»
ROMA - Se Gianfranco Fini, «cofondatore del Pdl», vuol fare politica e varare un «sistema correntizio» nel partito, allora meglio sarebbe che lasciasse la presidenza della Camera ed entrasse al governo, perchè il ruolo istituzionale che oggi riveste impone «dei limiti»: è l'affondo di Renato Schifani, presidente del Senato, in una intervista oggi sul Corriere della Sera. «Dinnanzi alla prospettiva di un sistema correntizio nel partito non vedrei male l'ipotesi che lasci Montecitorio ed entri nel governo» ha detto Schifani, che pure sottolinea di mantenere «un ottimo rapporto personale e istituzionale» con Fini.
«Appena un anno fa al congresso di scioglimento di An, disse che nel nuovo partito non ci sarebbe stata inversione di tendenza» ricorda Schifani. «Ora purtroppo registro un'inversione di pensiero da parte sua. Tuttavia attendo, spero che non accada. Altrimenti...». Lasciare Montecitorio ed entrare nel governo è la formula che Schifani suggerisce «per avere mani libere e libertà di azione politica rispetto ai limiti che il ruolo istituzionale impone». Ed è quanto Schifani avrebbe detto, secondo il Corriere, se oggi avesse partecipato alla direzione Pdl in cui si attendono gli interventi sia di Fini che di Silvio Berlusconi.
Si tratta, sottolinea Schifani, non di una provocazione ma di «un ragionamento politico svolto in chiave costruttiva» tanto più che Fini «sta svolgendo il suo compito con autorevolezza e prestigio». Quanto alla minaccia dei finiani di far nascere nuovi gruppi parlamentari, Schifani la definisce «un'opzione da un lato insostenibile alla luce del risultato elettorale che ha premiato il governo e la maggioranza, e dall'altro incompatibile con gli equilibri del centrodestra».