1 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Terremoto all'Aquila, un anno dopo

Le foto delle vittime del sisma su impalcature e staccionate

La rabbia della gente: «Dopo le casette, tutto si è fermato»

L'AQUILA - Le foto di alcune delle 308 vittime del sisma de L'Aquila sono state attaccate su staccionate e impalcature di una ricostruzione che ad un anno esatto - questa notte alle 3,32 - non è ancora partita. Ci sono i morti di via XX Settembre, dell'area della Villa, dei vicoli del centro storico e i giovani della casa dello Studente. Volti di ragazzi, di uomini e donne e anziani che nessuno a L'Aquila ha mai dimenticato.

Martiri civili che oltre 7mila aquilani - forse altre 3mila dei cosiddetti turisti del sisma già presenti oggi in città - stasera dalle 22 verranno celebrati e ricordati in una fiaccolata di dolore e rabbia. Già da un'ora molti a L'Aquila si sono messi in cammino per raggiungere il centro storico fantasma. Occhi bassi, silenzio e tanta rabbia. Sono molti i giovani che stanno preparando - su regia anche dei comitati cittadini - delle forme di protesta contro i media nazionale e locali colpevoli «di non rappresentare la realtà». Ai taccuini, molti ripetono: «Qui dopo le casette di Berlusconi, tutto si è fermato». Chiaro il riferimento a fondi, ricostruzione, progetti e cantieri che non sono partiti.