2 maggio 2024
Aggiornato 21:30
Il futuro del PD

Franceschini: serve una linea politica chiara

L'ex segretario del PD: «Nessun assedio a Bersani. Dobbiamo difendere i piccoli imprenditori. Le alleanze vengono dopo»

ROMA - Dario Franceschini assicura che da parte sua non c'è nessun assedio al segretario ma chiede una linea più chiara per il partito. «Unità è una scelta politica, non uno slogan - dice l'ex segretario del Pd in un'intervista al Corriere della sera -. Perciò nessun assedio a Bersani, anche perchè le sfide che abbiamo davanti in questa seconda parte della legislatura non consentono proprio lotte interne, ma è il momento di scegliere una linea chiara che deve partire dall'analisi di come siamo messi adesso, sapendo che questo lavoro durerà i prossimi tre anni».

REGIONALI - Il capogruppo Democratico analizza il dato delle regionali dal quale emerge che il centrosinistra oggi governa otto regioni rispetto alle 16 del 2006 e per giunta in un «perimetro circoscritto, cioè le vecchie regioni rosse. Tutto ciò fa ancora più rabbia se si pensa che siamo di fronte a un'assoluta assenza del governo. Per risalire la china serve lo sforzo di tutti. Dobbiamo scegliere con chiarezza la strada. Ma per farlo occorre sciogliere alcuni nodi».

RIFORME - Franceschini elenca una serie di temi su cui il Pd deve chiarire la sua linea: «la vigilanza democratica» in vista di una riforma presidenziale «senza garanzie», «la difesa del bipolarismo», e infine «l'impostazione riformista del partito che è nato per cambiare il paese». Per fare questo a suo avviso occorre «fare battaglie di cambiamento e non coltivare solo il nostro orto. Prendiamo il mondo del lavoro. Bisogna avere il coraggio di difendere i lavoratori e i piccoli imprenditori allo stesso modo, abbiamo dato l'impressione di non occuparci della parte più dinamica del paese» e poi, prosegue Franceschini «dobbiamo recuperare un meccanismo di solidarietà tra le generazioni. Mi riferisco al sistema previdenziali: è giusto chiedere ai genitori di lavorare qualche anno in più per dare ammortizzatori sociali ai figli».

ALLEANZE - Infine l'ex segretario ritiene che il tema delle alleanza vada affrontato dopo: «L'errore più grave sarebbe quello di far diventare il punto centrale dell'azione del Pd la sola costruzione di un'alleanza». Di questo e di altro si discuterà al convegno di Area democratica a Cortona il 7, 8 e 9 maggio.