Il Papa: i Cristiani rifiutino leggi che consentono l'aborto
Benedetto XVI: «Rifiutarsi di fare ciò che negli ordinamenti giuridici non è diritto, ma ingiustizia»
CITTÀ DEL VATICANO - Il Papa torna a condannare l'aborto, nel corso della messa crismale celebrata come ogni giovedì santo nella Basilica di San Pietro, e fa implicito accenno al tema dell'obiezione di coscienza per i cattolici. La «lotta dei cristiani», ha detto Benedetto XVI, consiste nel fatto che essi «rifiutano di fare ciò che negli ordinamenti giuridici in vigore non è diritto, ma ingiustizia». Il Papa ha poi affermato: «Anche oggi è importante per i cristiani non accettare un'ingiustizia che viene elevata a diritto - per esempio quando si tratta dell'uccisione di bambini innocenti non ancora nati».
INGIUSTIZIA - I cristiani, ha detto il Papa, «con il loro no alla falsità e a tutte le sue conseguenze hanno innalzato il potere del diritto e della verità. Così hanno servito la vera pace. Anche oggi è importante per i cristiani seguire il diritto, che è il fondamento della pace. Anche oggi è importante per i cristiani non accettare un'ingiustizia che viene elevata a diritto - per esempio, quando si tratta dell'uccisione di bambini innocenti non ancora nati. Proprio così serviamo la pace e proprio così ci troviamo a seguire le orme di Gesù Cristo, di cui san Pietro dice: 'Insultato non rispondeva con insulti; maltrattato non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perchè non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia».
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