Schifani: premierato-presidenzialismo? Decide il Parlamento
L'appello del Presindete del Senato: «Ora tre anni senza elezioni, modernizzare la Costituzione»
ROMA - Renato Schifani è tornato oggi ad auspicare il rilancio delle riforme costituzionali: «Ci sono tre anni di legislatura, per fortuna, dove non si voterà. Questo fatto - ha osservato il presidente del Senato - sicuramente abbasserà i toni della conflittualità che aumenta fisiologicamente alla vigilia di ogni tornata elettorale».
«Abbiamo tre anni per lavorare - ha affermato, parlando a margine della premiazione del concorso 'Vorrei una legge che...' riservato alle scuole italiane - sarà un imperativo categorico lavorare per le riforme, ampiamente condiviso, per modernizzare la seconda parte della Costituzione e il funzionamento del Paese».
Per la seconda carica dello Stato serve «meno burocrazia, più velocità decisionale all'interno della pubblica amministrazione, più decisioni vicine alle esigenze dei cittadini. Uno Stato più veloce, un Parlamento più vicino ai processi decisionali e più celere nelle scelte legislative, una modifica della forma di governo. Io - ha precisato il presidente Schifani - non mi innamoro della forma del premierato o del presidenzialismo, sarà il Parlamento a decidere, ma occorre far presto e bene».
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