8 settembre 2024
Aggiornato 02:00
Atteso Berlusconi

Oggi il vertice della Lega Araba in Libia

Si discuterà la posizione da adottare in caso di fallimento degli sforzi americani per mettere fine alle attività israeliane di colonizzazione

SIRTE - I capi di stato e rappresentanti dei ventidue membri della Lega araba si riuniscono oggi per il primo vertice arabo organizzato in Libia, cui presenzierà anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Abu Mazen, presidente dell'Anp, è stato tra i primi a giungere a destinazione, seguito in particolare da Abdullah II di Giordania. Anche il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan è atteso al vertice, che sarà inaugurato ufficialmente oggi, nella città natale del colonnello Muammar Gheddafi. Presente anche il segretario generale dell'Onu, Ban ki-Moon.

Vestito con un tradizionale abito bianco, occhiali scuri, il colonnello ha accolto i suoi ospiti sotto una tenda multicolore allestita all'aeroporto. Secondo il segretario generale della Lega araba, Amr Moussa, la decina dei ministri arabi membri del Comitato di sorveglianza dell'Iniziativa araba di pace discuterà in particolare la posizione da adottare in caso di fallimento degli sforzi americani per mettere fine alle attività israeliane di colonizzazione. L'avvio di negoziati indiretti tra israeliani e palestinesi «dipende» dall'annullamento da parte dello Stato ebraico della decisione di costruire i 1.600 nuovi alloggi a Gerusalemme Est, ha affermato ieri il segretario generale della Lega araba, Amr Moussa da Sirte. Il vertice arabo che si apre domani adotterà una risoluzione sulla posizione araba in merito ai negoziati indiretti tra Israele e palestinesi, ha detto il segretario.

Proprio il progetto di nuovi insediamenti a Gerusalemme est, strenuamente sostenuto dal governo Netanyahu, ha provocato una aspra frattura con la Casa Bianca.

Lo stesso Ban aveva definito «gravissime» da un punto di vista umanitario le condizioni di vita a Gaza, dominata dal movimento estremista Hamas. L'ingresso di 5 carri armati israeliani ieri sera nella Striscia è da collegare all'esplosione avvenuta ieri nella zona est di Khan Younis, nella Striscia, uno scoppio che ha ucciso due soldati israeliani. Una pattuglia israeliana si trovava nella zona: ne è seguito un conflitto a fuoco che ha ucciso anche due palestinesi.

Il 19 marzo, il Quartetto per il Medio Oriente aveva chiesto un congelamento della colonizzazione israeliana e un calendario per raggiungere un accordo di pace entro 24 mesi, richieste che Israele ha respinto. I ministri arabi si sono accordati su un piano di aiuti da 500 milioni di dollari ai palestinesi di Gerusalemme, che deve essere formalmente accettato in occasione del vertice di Sirte.