5 maggio 2024
Aggiornato 17:30
Politica & Riforme

Berlusconi: la gente decida sull'elezione diretta

Il Premier: «Sono felice delle critiche, i cittadini decideranno se eleggere il Premier o il Presidente della Repubblica»

BARI - «Sono stato criticato perché ho detto che saranno i cittadini a decidere se dovrà essere eletto direttamente da loro il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio. Sono felice di queste critiche, perché sono convinto della giustezza della mia posizione». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di un comizio a Bari. «E' giusto che questa scelta - ha sottolineato - sia fatta dai cittadini, direttamente da voi».

FINI - Ma la «politica dei gazebo» non piace al presidente della Camera. «Per le riforme l'approccio non può essere basato sulle strumentalizzazioni di tipo propagandistico o legato al vantaggio, pur legittimo, che possa trovare questa o quella parte» sostiene Fini. La terza carica dello Stato, partecipando a un incontro con l'Associazione Civita, cui era presente anche il sottosegretario Gianni Letta, afferma che «le riforme vanno finalizzate allo spirito costituente ed avere come obiettivo l'interesse generale e il bene comune, nel rispetto della dialettica tra le forze e le culture politiche, garantendo una Costituzione riformata che rappresenti una garanzia per tutti gli italiani, non solo per quelli del nord o del sud o per cui vota legittimamente per questa o quella forza politica».

IL COMIZIO DI BARI - Entusiasmo ma niente pienone nel padiglione della Fiera del Levante di Bari che ospita il comizio del presidente del Consiglio a sostegno del candidato alla presidenza della Regione Rocco Palese. Il premier è riuscito a scaldare però i sostenitori presenti, parlando per oltre 40 minuti e riproponendo i temi che ormai sono diventati classici in questa campagna elettorale: il Governo del fare contro la sinistra delle chiacchiere, gli attacchi ai giudici, la necessità di non sprecare i voti con l'astensionismo.
La gente in sala si è esaltata e ha gridato «Un presidente c'è solo un presidente, chi non salta comunista è». Tuttavia nell'area più lontana dal palco si notavano spazi vuoti, facilmente visibili dai giornalisti che tra l'altro erano tenuti a distanza in un'area in fondo al padiglione e senza la possibilità di avvicinarsi alla zona in cui il premier parlava. Circostanza questa che ha reso ai cronisti anche difficile ascoltare l'intervento del premier a causa di un audio non ottimale.