Bagnasco: il no all'aborto non è un valore superiore ad altri
«La Chiesa non considera i valori della bioetica più importanti di quelli sociali»
ROMA - La Chiesa è contro l'aborto, ma non considera i valori sulla bioetica più importanti dei valori sociali: è la sostanza di quanto afferma il cardinale Angelo Bagnasco in una lettera firmata insieme agli altri vescovi della Liguria in vista delle prossime elezioni regionali, diffusa oggi dall'ufficio stampa della Conferenza episcopale italiana.
LA NOTA - Il «criterio guida per un sapiente discernimento tra le diverse rappresentanze» è l'impegno per tutelare «quei valori che esprimono le esigenze fondamentali della persona umana e della sua dignità», afferma la nota. Più specificamente, si tratta di valori «che possono essere sinteticamente richiamati: fra tutti, il rispetto della vita umana, dal concepimento fino alla morte naturale; la tutela e il sostegno della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna; il diritto di libertà religiosa, la libertà della cultura e dell'educazione. E quindi il diritto al lavoro e alla casa; l'accoglienza degli immigrati, rispettosa delle leggi e volta a favorire l'integrazione; la promozione della giustizia e della pace; la salvaguardia del creato. Tali valori - puntualizzano Bagnasco e gli altri vescovi liguri - non possono essere selezionati secondo la sensibilità personale, ma vanno assunti nella loro integralità».
Nell'aprire i lavori del consiglio permanente Cei, ieri, Bagnasco aveva affermato che sul «fondamento» di valori relativi a vita e famiglia «si impiantano e vengono garantiti» gli altri valori, dando l'impressione di una gerarchia di valori letta, dai giornali, come una implicita bocciatura di candidature come quella di Emma Bonino nel Lazio.
BERSANI - Interviene nel dibattito anche il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. «Rispettiamo il messaggio della Chiesa, mentre non mi sembra che il centrodestra faccia altrettanto: vedo dichiarazioni della maggioranza non rispettose dell'autonomia della Chiesa», ha detto il segretario dei democratici sottolineando che proprio le Regioni guidate dal centrosinistra sono quelle che hanno messo più risorse finanziare per «prevenire» l'aborto.
BONINO - «I cattolici non sono un pacco voti che si spostano a pacchi e a tonnellate» ha aggiunto la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio Emma Bonino» rispondendo ad una domanda del Gr di Tele Radio Stereo sul «perché un cattolico di centro-sinistra dovesse fidarsi di lei». «Un cattolico, come tutti gli altri, ha molto a cuore la libertà di scelta- ha detto la Bonino - il libero arbitrio è l'essenza di ogni religione perlomeno questo mi spiegava mia madre che era una cattolica praticante: credo che nessun cattolico voglia imporre ad altri quelle che sono le sue scelte; questo è il senso della laicità inclusiva- ha aggiunto la Bonino - il ruolo delle istituzioni deve essere quello di stabilire delle norme in cui possano convivere credenti, non credenti e diversamente credenti, perché le scelte individuali attengono alle persone e non alle istituzioni, che non debbono dare dei valori».
FAREFUTURO - «Il Popolo della libertà, partito a vocazione maggioritaria e plurale, e rappresentante di un centrodestra continentale, il Ppe, che, basta vedere l'esempio francese e quello tedesco, vuole declinare il 'moderatismo' nell'Europa del Ventunesimo secolo, non può fare l'errore di 'escludere' dal suo bacino tutti gli elettori del Pdl, e sono tanti, che fra cinque giorni sceglieranno i suoi candidati senza per questo condividere le indicazioni del Vaticano, e non solo sull'aborto, ma anche su tutti gli altri temi simili e ugualmente controversi, dal testamento biologico alle coppie di fatto'. E' 'Ffwebmagazine', il periodico online della Fondazione Farefuturo, a commentare così le dichiarazioni di ieri del cardinal Bagnasco sull'aborto come 'crimine incommensurabile».
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