Berlusconi incita la piazza: difendere la libertà mutilata
«Manifestiamo per il voto e la privacy. I magistrati vogliono impedirmi di lavorare». Bersani: «vuole fare la vittima, non cadiamo in trappola»
ROMA - Combattere il nemico numero uno: l'astensione. E' un'overdose di messaggi quella che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, manda in questi giorni mentre le elezioni regionali sono ormai alle porte. Ieri, una lettera ai Circoli «guidati» da Mario Valducci, un nuovo videomessaggio ai «Promotori della libertà» di Michela Vittoria Brambilla, e un'intervista a Studio Aperto.
«ACCUSE AD OROLOGERIA» - Il Cavaliere ci sta mettendo la faccia per 'cancellare' i punti persi nel caos liste e far pesare a suo favore anche l'inchiesta di Trani in cui è indagato per concussione e minacce. Mentre gli ispettori del ministero della Giustizia 'calavano' nella cittadina pugliese, Berlusconi puntava il dito e parla di «un un grave segno di libertà mutilata e offesa». Insomma «i magistrati spendono il denaro dei contribuenti per fare costose intercettazioni a tappeto per cercare delle ipotesi di reato» contro di lui e tutto questo «in violazione della competenza territoriale e dell'intero codice». Insomma, è soltanto giustizia a «orologeria» fatta apposta per «impedire al presidente del Consiglio di lavorare».
Berlusconi punta molto sulla manifestazione di sabato prossimo a San Giovanni che ormai è dichiaratamente una piazza chiamata a difendere il diritto di voto ma anche a «reclamare la nostra libertà di parlare al telefono e non essere spiati».
BERSANI - L'impatto delle inchieste di Trani sulla campagna elettorale mette in allarme il Pd. Sul merito delle indagini Pier Luigi Bersani evita ogni commento, ma il segretario democratico teme che Berlusconi possa riuscire a sfruttare a suo vantaggio la vicenda, assumendo il ruolo della «vittima». Bersani lo dice esplicitamente quando parla con i suoi, come accaduto ieri durante l'incontro con i segretari regionali: «Non dobbiamo farci trascinare in questa trappola, è evidente che Berlusconi vuole usare l'inchiesta di Trani per fare la vittima e portarci all'ennesimo referendum su di lui». Concetto ripetuto in serata da Enrico Letta al Tg1: «Noi non seguiremo Berlusconi, non cascheremo nella trappola».
DI PIETRO - «Berlusconi se la canta e se la suona da solo! La popolazione è stanca e sfiduciata perché questo Governo non ha mai affrontato la crisi con interventi economici strutturali seri». Lo afferma, in una nota, il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che accusa il governo, «di fronte ai gravi problemi economici che attanagliano il Paese», di non aver «mai varato nessun provvedimento né trovato alcuna soluzione in materia di lavoro, precariato e tutela delle fasce sociali più deboli».
«Come fanno tutti i dittatori - sostiene ancora Di Pietro - Berlusconi non si assume la responsabilità di quel che accade, incolpando gli avversari politici e la magistratura di ordire trame a orologeria. Ma la colpa di ciò che sta avvenendo è solo sua. Tutti sanno che la magistratura si interessa a Berlusconi solo perché il presidente del Consiglio, con pesanti ingerenze e abusi di potere, si intromette in affari e compiti che non gli competono. Sono storie squallide - conclude - che in una democrazia, degna di questo nome, non dovrebbero accadere».
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