Pdl rischia alla Camera, assenze Udc evitano lo stop
Diciassette centristi non votano le pregiudiziali dell'opposizione
ROMA - Il decreto salva-liste rischia lo stop in Aula alla Camera sulle pregiudiziali di costituzionalità presentate dall'opposizione e bocciate per soli 13 voti. Nonostante le numerose assenze nel Pdl (217 presenti su 268 componenti del gruppo), il provvedimento prosegue il suo cammino di conversione alla Camera grazie alle assenze tra i banchi dell'Udc: 17 i deputati del partito di Pier Ferdinando Casini che, se presenti, avrebbero fatto la differenza. Tra loro figurano lo stesso Casini e Rocco Buttiglione, entrambi in missione, e 15 non partecipanti al voto tra cui il segretario Lorenzo Cesa e il primo firmatario della pregiudiziale con cui si definiva il decreto in questione «irragionevole», Michele Vietti.
A mettere a rischio il decreto sono state le numerose assenze tra le file della maggioranza: nel Pdl sono state 51 le assenze (25 deputati in missione e 26 non partecipanti al voto), 9 nei banchi della Lega (5 in missione e 4 assenti). Sedici assenze anche nel gruppo Misto (3 dell'Api, uno del Mpa, 3 del movimento Noi Sud, e poi Mario Baccini, Paolo Guzzanti, Salvatore Misiti, Francesco Pionati). Tutti presenti i 24 deputati dell'Idv e quasi tutti quelli del Pd (203 su 206).
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