28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Indagine Cittalia

Verde pubblico, in Italia 27 capoluoghi ci hanno pensato

Dal 2000 al 2008 sono raddoppiati i Comuni con un «Piano verde». Dal Governo l'ok a nuova legge sul verde urbano

ROMA - In Italia 27 capoluoghi di provincia su 110 si sono dotati di un Piano del verde e, tra il 2000 e il 2008, il numero di questi Comuni è quasi raddoppiato passando da 14 a 27. È l'Emilia Romagna a guidare la classifica delle regioni più attente al verde, con cinque capoluoghi su nove che hanno un Piano del verde: Parma, Reggio Emilia, Bologna, Ravenna e Forlì. I dati emergono da una indagine condotta da Cittalia, la fondazione per le ricerche di Anci, che sarà pubblicata sul prossimo numero di Anci Rivista, in uscita nei prossimi giorni.

DENSITÀ DEL VERDE - Cittalia ha anche rielaborato i dati Istat sulla densità del verde nelle città, riferita sempre ai 110 capoluoghi: il dato totale si attesta all'8,3% dell'intera superficie urbana. Spicca su tutte la città di Pisa, unica a superare decisamente la metà, con il 71,9%, grazie ai suoi parchi cittadini. Segue la città dell'Aquila con il 45,6% (i dati sono precedenti al terremoto). Sono invece nove le città fra il 35 e il 20% di densità verde: Biella (35%), Massa (34,6%), Palermo (31,6%), Ravenna (29,8%), Brescia (28,7%), Ancona (28,1%), Roma (27,4%), Napoli (24%), Terni (21,8%). Più della metà dei capoluoghi, però, non superano il 5%: sono in tutto 79, dei quali 30 si piazzano addirittura sotto l'1%. Al Sud è la quasi totalità dei capoluoghi a dichiarare una superficie di verde inferiore al 5%. Fra le eccezioni, però, si segnalano comuni di grandi dimensioni, come Palermo e Napoli.

ECOSISTEMA URBANO - Le cose cambiano, emerge ancora nell'inchiesta, quando si analizzano i metri quadri di verde per abitante, come risulta dal censimento Ecosistema Urbano XVI di Legambiente: la media nazionale si attesta intorno agli 11 metri quadrati di verde fruibile per abitante. Il rapporto premia in particolare 11 città che hanno dichiarato superfici che superano i 25 mq pro capite per abitante. Tra queste spicca Lucca con 53 mq/ab, seguita da Modena (37,88), Prato (34,80), Rovigo (33,68), Pordenone (32,40) e Firenze con 30,61. Fra i comuni che indossano la maglia nera dell'attenzione al paesaggio urbano, più della metà sono del Sud Italia e i peggiori sono Trapani (0,71), Crotone (1,30) e Siracusa (1,61). Al contrario, fra i primi 20 comuni si segnala come capoluogo del Sud solo Catanzaro, al decimo posto con oltre 25,75 metri quadri pro capite.

NUOVA LEGGE - Ampliare gli spazi verdi urbani e promuovere la «cultura del verde» . Sono gli obiettivi del Ddl sul verde urbano, approvato in via preliminare dal consiglio dei Ministri su proposta del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo. Ddl che tra l'altro istituisce la «Giornata Nazionale degli Alberi». «Gli alberi - spiega il ministro - non sono solo essenziali elementi di 'arredo' ecologico per le nostre città ma anche grandi fornitori di servizi ambientali». Infatti un singolo albero è in grado di fornire abbastanza ossigeno per 10 persone e di assorbire, a seconda delle dimensioni, da 7 a 12 kg. di emissioni di CO2 all'anno. Inoltre, gli alberi riducono l'inquinamento acustico e possono far risparmiare sino al 10% del consumo energetico.

PRESTIGIACOMO - «Con il nostro disegno di legge - afferma Prestigiacomo - interveniamo su quattro campi. In primo luogo viene istituita la 'Giornata nazionale degli alberi' che si svolgerà ogni anno il 21 novembre e che sostituisce la 'Festa degli Alberi', che si celebrava in passato e che è ormai desueta». In occasione della 'Giornata Nazionale degli Alberi, «le istituzioni scolastiche cureranno, in collaborazione con i Comuni i e con il Corpo forestale dello Stato, la messa a dimora di piantine, con particolare riferimento alle varietà tradizionali dell'ambiente italiano e preferibilmente di provenienza locale. Ogni anno la Giornata nazionale degli alberi sia intitolata ad uno specifico tema di rilevante valore etico, culturale e sociale».