19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
«Presidio della memoria»

Oggi fiaccolata e domani di nuovo in piazza a L'Aquila

Con le carriole per rimuovere macerie dal centro storico

L'AQUILA - Oggi un 'presidio della memoria' e domani di nuovo tutti in piazza armati, sin dalle 9.30, di guanti, «callarella», caschetto e carriola per liberare piazza Palazzo, a L'Aquila, dalle macerie del terremoto al grido di 'Io il lavoro non lo lasciamo a metà'. Proseguono, di settimana in settimana, le iniziative del «comitato 3e32» e degli aquilani per fare risorgere il territorio dalle macerie del terremoto.

La fiaccolata di oggi, partita poco dopo le 17, vuole «illuminare la verità, per onorare la memoria di tutti i morti di legalità» e vi hanno aderito tutte le associazioni e i comitati abruzzesi oltre al Popolo delle agende rosse, ai familiari delle vittime della ThyssenKrupp, a Legambiente.
Domani, poi, seconda puntata della «rivolta delle carriole», iniziata con l'appuntamento di domenica scorsa quando oltre 3mila persone si sono riunite a L'Aquila per entrare, per la prima volta, nella 'zona rossa' per rimuovere le macerie che bloccano la rinascita della città.

Secondo una stima sul quantitativo di macerie resa nota da Legambiente, si parla di una forbice che solo per il comune dell'Aquila va da 1,5 a 3 milioni di metri cubi, pari a circa 4,5 milioni di tonnellate. Circa un terzo del totale, vale a dire 1 milione di metri cubi, si trova sulle strade, mentre 2 milioni di metri cubi sarebbero quelli accumulate all'interno delle case e nei cortili. Per dare il via alla ristrutturazione degli edifici, spiega Legambiente, sarebbe quindi sufficiente spostare circa un terzo delle macerie: potrebbero partire, così, i lavori sui circa 10mila edifici danneggiati tra centro storico e frazioni, con le uniche variabili dei 140 siti sotto sequestro per le inchieste della magistratura sui crolli 'dolosi' e il materiale 'sensibile' proveniente da edifici di pregio storico-architettonico.