Napolitano: non sostenibile l'esclusione del Pdl dalle elezioni
«Il provvedimento non poteva che essere un dl. In gioco rispetto norme e diritto cittadini di avere alternative»
ROMA - L'esclusione dalle elezioni regionali della lista del Pdl nel Lazio e di Roberto Formigoni in Lombardia «non era sostenibile». Lo scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una lettera pubblicata sul sito del Quirinale in risposta a due cittadini.
«Ho letto con attenzione le vostre lettere e desidero, vostro tramite, rispondere con sincera considerazione per tutte le opinioni dei tanti cittadini che in queste ore mi hanno scritto», scrive il capo dello Stato. «Il problema da risolvere era, da qualche giorno - sottolinea Napolitano - quello di garantire che si andasse dovunque alle elezioni regionali con la piena partecipazione dei diversi schieramenti politici».
«Non era sostenibile - rileva - che potessero non parteciparvi nella più grande regione italiana il candidato presidente e la lista del maggior partito politico di governo, per gli errori nella presentazione della lista contestati dall'ufficio competente costituito presso la corte d'appello di Milano. Erano in gioco due interessi o 'beni' entrambi meritevoli di tutela: il rispetto delle norme e delle procedure previste dalla legge e il diritto dei cittadini di scegliere col voto tra programmi e schieramenti alternativi. Non si può negare che si tratti di 'beni' egualmente preziosi nel nostro Stato di diritto e democratico».
DI PIETRO: «E' UN GOLPE» - «Ieri sera non è stato fatto un decreto ma un colpo di Stato, un'offesa alla democrazia e alla legalità, è stata stracciata la Costituzione durante una competizione elettorale». Lo ha detto il leader Idv, Antonio Di Pietro, parlando ai microfoni di Sky Tg24. La maggioranza, ha aggiunto, «ha cambiato le regole del gioco perché temeva di perdere con quelle regole. Prima di procedere ad azioni formali nei confronti di Napolitano vorremmo capire cosa lo ha spinto a non salvaguardare la Costituzione rispetto a chi cambia le regole del gioco in corsa», ha sottolineato Di Pietro.
MONTINO: VALUTIAMO RICORSO A CONSULTA - La Regione Lazio sta valutando la possibilità di promuovere un ricorso alla Consulta per conflitto di competenze dopo l'approvazione del decreto salvaliste da parte del governo. Lo ha spiegato il vicepresidente della Regione, Esterino Montino, a margine della manifestazione di protesta promossa dal centrosinistra a Roma.
D'ALEMA: «LESA LA DEMOCRAZIA» - Il decreto «salvaliste» ha «inferto una ferita al sistema democratico», l'opposizione darà battaglia, sia sul piano politico che su quello giuridico, poiché c'è da valutare la «costituzionalità» delle norme approvate ieri sera dal Governo. Lo ha detto Massimo D'Alema a margine della manifestazione tenuta questo pomeriggio dal centrosinistra a Roma: «La reazione dell'opinione pubblica - dice D'Alema - dimostra quanto sia grave la ferita inferta al sistema democratico. Dobbiamo reagire: sul piano giuridico, perché naturalmente bisognerà misurare l'efficacia di questo decreto, valutarne la costituzionalità... dovremo contrastarlo in Parlamento, perché è un atto totalmente inusuale e singolare anche dal punto di vista giuridico... Credo che il Governo abbia sottovalutato l'impatto di questa scelta, e anche quanto questo possa rivelarsi un boomerang per il centrodestra».
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