29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Il PD: sabato 13 grande manifestazione con tutto il centrosinistra

Decreto «salvaliste», Di Pietro contro il Colle: estremi per l'impeachment

Il leader dell'Idv: «Arbitro avrebbe collaborato per cambiare le regole del gioco mentre la partita era aperta»

ROMA - Antonio Di Pietro ritiene necessario «capire bene il ruolo di Napolitano» sul dl salvaliste, una «sporca faccenda», per «valutare se non ci siano gli estremi per promuovere l'impeachment nei suoi confronti per aver violato il suo ruolo e le sue funzioni».

«Ieri sera - afferma il leader di Italia dei valori in una nota - appena ho saputo che Napolitano aveva firmato la legge salva Pdl, che permette a chi ha violato la legge di essere riammesso alla competizione elettorale, ho pensato tra me e me, come già è avvenuto per le altre leggi ad personam, che il presidente della Repubblica si era comportato da Ponzio Pilato, lavandosene le mani. Poi, stamattina, dalla lettura dei giornali ho appreso che il Colle avrebbe partecipato attivamente alla stesura del testo. Se così fosse sarebbe correo visto che, invece di fare l'arbitro, avrebbe collaborato per cambiare le regole del gioco mentre la partita era aperta».

«Lo dico con tutto il rispetto per la sua funzione - sottolinea Di Pietro - ma anche con il dovere che spetta ad una forza politica presente in Parlamento che deve salvaguardare la democrazia. Da subito ci attiveremo per mobilitare i cittadini onesti con una grande manifestazione a difesa della Costituzione contro quest'ennesima legge ad personam».

LA DIFESA DEL PDL - Gli attacchi di Di Pietro al capo dello Stato scatenano la reazione del centrodestra, questa volta a difesa di Napolitano. «Nessuna campagna elettorale può legittimare un attacco al capo dello Stato, la cui autorevolezza, il cui prestigio sono noti a tutti i cittadini italiani, come garante della Costituzione e del senso alto delle istituzioni» ha dichiarato il presidente del Senato Renato Schifani.
«Il decreto approvato venerdì, e controfirmato dal Presidente della Repubblica, ha il piccolo obiettivo di consentire a tutte le forze politiche significative, nel Lazio e in Lombardia, di potersi presentare alla competizione elettorale. Di conseguenza, coloro che alzano la voce, parlano di colpo di mano, addirittura di Pinochet e di golpe o parlano a vanvera, da quei piccoli demagoghi che sono, o non sanno di cosa parlano» gli fa eco in una nota il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto.

FINI: «DI PIETRO IRRESPONSABILE» - La proposta di impeachment fatta da Antonio Di Pietro è «incomprensibile e comunque inaccettabile». Secondo il presidente della Camera, Gianfranco Fini, quello del leader dell'Italia dei valori è un «comportamento irresponsabile» e avrebbe fatto meglio a tacere.
«La posizione dell'onorevole Di Pietro - dice Fini a margine della presentazione del suo libro 'Il futuro della libertà' a Riccione - è francamente incomprensibile e comunque inaccettabile, perché evidentemente non sa o finge di non sapere che il capo dello Stato, quando firma un decreto, lo fa unicamente se quel decreto ha i requisiti necessari ai fini di costituzionalità, non entra mai nel merito del provvedimento d'urgenza varato dal governo». Per cui, continua la terza carica dello Stato «evocare addirittura l'impeachment significa perdere una buona occasione per tacere o per studiare in modo un po' più approfondito la Costituzione». Per Fini «quello di Di Pietro è un comportamento irresponsabile».

IL PD IN PIAZZA - Il Pd e il centrosinistra scendono in piazza, già oggi pomeriggio si terranno delle manifestazioni a Roma e a Milano e sabato prossimo nella capitale si terrà una iniziativa nazionale. I democratici, in una nota, spiegano: «Il decreto è un vero e proprio condono, un provvedimento che serve solo a occultare gli errori e le divisioni, a sanare il vero e proprio pasticcio combinato da una destra che pensa di vincere calpestando le regole. Contro il decreto il Pd e l'intero centrosinistra moltiplicheranno le iniziative elettorali per questo fine settimana».
«Le forze del centrosinistra - continua il comunicato - danno appuntamento oggi a Roma, alle 16,30 al Pantheon, a Milano, alle 17 in via Dante, e in altre città italiane e promuovono una manifestazione nazionale a Roma, che si svolgerà sabato prossimo nel pomeriggio. Contro la destra dei sotterfugi e degli imbrogli la parola d'ordine sarà: per vincere, sì alle regole, no ai trucchi».

D'ALEMA - Il decreto «salvaliste» approvato dal governo è per Massimo D'Alema, esponente del Pd, «un atto di arroganza che non ha precedenti e interviene per cambiare le regole del gioco. È un insulto a tutti i cittadini italiani». A margine dell'Aspen a Venezia, D'Alema prosegue: «Si crea una ferita difficile da sanare nei rapporti politici. Non siamo in una Repubblica presidenziale e al presidente della Repubblica spetta un vaglio formale». Per D'Alema, comunque, «la responsabilità è del governo».