28 agosto 2025
Aggiornato 13:00
Il crocifisso nelle scuole

La Corte di Strasburgo: sentenza finale impregiudicata

Si rivedrà la sentenza che ne vietava la presenza nelle aule scolastiche

ROMA - Per la sentenza definitiva sul caso del crocifisso nelle aule scolastiche bisognerà attendere «diversi mesi», e la decisione odierna della Corte di ammettere il rinvio del caso alla Grande Camera «non pregiudica in alcun modo la decisione finale in un senso o nell'altro». Lo ha precisato uno dei portavoci della Corte, Stefano Piedimonte, spiegando la decisione di oggi.

«La Corte ha riconosciuto che il caso solleva una questione importante e grave per l'interpretazione della Convenzione europea sui diritti dell'uomo, come sostenuto nel suo appello dallo Stato italiano». Allo stesso tempo, ha precisato Piedimonte, questo tipo di riesame «è tutt'altro che automatico, avviene in casi eccezionali, soltanto 20 o 30 all'anno».

Ora la Corte dovrà procedere a un nuovo esame approfondito, quasi sicuramente con un'udienza della Gran Camera. Alla composizione della Gran Camera non potranno partecipare i giudici della sentenza del 3 novembre - che dette ragione alla signora Soile Lautsi Albertin, che chiedeva di togliere i crocifissi dalle aule - tranne la presidente e il giudice eletto dall'Italia.