8 maggio 2024
Aggiornato 19:00
Religione & Società

Benedetto XVI: il mondo si migliora cambiando se stessi

Il Papa all'Angelus: «Cristo ci libera dal fascino ambiguo della vita senza Dio. Potere e beni materiali sono tentazioni»

CITTÀ DEL VATICANO - «Il mondo si migliora incominciando da se stessi, cambiando, con la grazia di Dio, ciò che non va nella propria vita»: lo ha detto papa Benedetto XVI parlando all'Angelus della domenica dedicato alle tentazioni che «non furono un incidente di percorso, ma la conseguenza della scelta di Gesù di seguire la missione affidatagli dal Padre, di vivere fino in fondo la sua realtà di Figlio amato, che confida totalmente in Lui».

«Cristo è venuto nel mondo - ha continuato il Pontefice - per liberarci dal peccato e dal fascino ambiguo di progettare la nostra vita a prescindere da Dio. Egli l'ha fatto non con proclami altisonanti, ma lottando in prima persona contro il Tentatore, fino alla Croce».

LE TENTAZIONI - Potere, fame di beni materiali, ambizione sono tentazioni di Satana contro cui ogni uomo e' chiamato a lottare, lo ha sottolineato il Papa. All'«agonismo spirituale» contro il demonio, ha spiegato Benedetto XVI all'Angelus, e' dedicato in particolare il periodo di quaresima che si e' aperto con le «ceneri» di mercoledì scorso. «La Quaresima e' come un lungo ritiro, durante il quale rientrare in se stessi e ascoltare la voce di Dio per vincere le tentazioni del Maligno», ha ricordato il Papa.

««Delle tre tentazioni cui Satana sottopone Gesù - ha spiegato il Papa - la prima prende origine dalla fame, cioè dal bisogno materiale: 'Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane'. Ma Gesù risponde: 'Non di solo pane vivrà l'uomo«'. «Poi - ha proseguito il Pontefice - il diavolo mostra a Gesù tutti i regni della terra e dice: tutto sarà tuo se, prostrandoti, mi adorerai. E' l'inganno del potere, che Gesù smaschera e respinge: 'Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto'. Infine, il Tentatore propone a Gesù di compiere un miracolo spettacolare: gettarsi dalle alte mura del Tempio e farsi salvare dagli angeli, così che tutti avrebbero creduto in Lui. Ma Gesù risponde che Dio non va mai messo alla prova».

«Riferendosi sempre alla Sacra Scrittura - ha detto ancora il Papa - egli antepone ai criteri umani l'unico criterio autentico: l'obbedienza alla volontà di Dio. Anche questo è un insegnamento fondamentale per noi: se portiamo nella mente e nel cuore la Parola di Dio, se questa entra nella nostra vita, possiamo respingere ogni genere di inganno del Tentatore».