18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
«Impropri paragoni con Tangentopoli

Fini: chi ruba è solo un ladro

«Chi ruba non lo fa per il partito, è un volgare lestofante. Stop a Protezione civile Spa»

ROMA - Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, definisce «impropri» i paragoni che qualcuno fa tra il periodo pre-Tangentopoli e il giorno d'oggi. Incontrando gli studenti della Luiss, la terza carica dello Stato ha osservato: «Oggi ci sono tanti episodi di malcostume e tangenti ma vanno considerati per quello che sono, volgari lestofanti. Evitiamo paragoni impropri».

Il presidente della Camera per spiegare la sua affermazione ha ricordato un discorso che fece Craxi: «Fece una chiamata in correità. Chiese a tutti noi se avessimo qualcosa da dire» perché «quello era un sistema. Oggi invece ci sono tanti corrotti» ma la corruzione non serve «per sostenere i costi» della politica.

«I grandi partiti del passato, quelli di governo - ha ricordato Fini - avevano in ogni città federazioni con decine di impiegati, c'erano strutture che oggi non esistono più. Oggi chi ruba non lo fa per il partito ma perché è un ladro». Fini ha precisato di non voler legittimare nessuno perché anche quelli della prima Repubblica «erano ladri» ma sulle loro spalle «c'era il peso di mastodontici apparati».