Un Bertolaso «dubbiosio» incontra Letta
Berlusconi: «I Pm si vergognino». Il capo della Protezione civile: «nessun favore sessuale, solo fisioterapia»
ROMA - Un'intera giornata trascorsa a Roma, nel suo studio. Vagliando ogni ipotesi, anche la più netta. La bufera che si è scatenata due giorni fa su Guido Bertolaso si è alimentata ieri con la pubblicazione delle intercettazioni sui principali quotidiani nazionali, il suo nome accostato a corruzione e festini hard.
Con l'incubo che la presa mediatica non si allenti. E con i boatos di Montecitorio che alimentano la voce di un'inchiesta destinata ad allargarsi. Poi, a sera, la rinnovata fiducia del premier Silvio Berlusconi e la spiegazione dello stesso capo della Protezione civile: nessun favore sessuale, solo fisioterapia. A evitare che gli eventi precipitassero (almeno per ora) è stato anche un incontro riservato che, secondo quanto si apprende, si è tenuto fra Bertolaso e Gianni Letta intorno all'ora di pranzo a Palazzo Chigi.
Un faccia a faccia per vagliare lo stato dell'arte e provare a superare la difficile situazione scaturita dalle inchieste sulle opere del G8 alla Maddalena. E per elaborare una strategia di difesa, anche mediatica. Berlusconi, in quelle ore, è a Bruxelles impegnato al Consiglio europeo. Il colloquio fra Bertolaso e Letta si somma ai contatti del premier con il sottosegretario e il capo della Protezione civile. Contatti serrati capaci di fugare fino a prova contraria i dubbi di Bertolaso.
Nel tardo pomeriggio di ieri è arrivata la versione dei fatti fornita dal Cavaliere. Ma soprattutto è lo stesso Bertolaso a 'metterci la faccia', spiegando la sua linea di difesa in due interviste televisive. Spiega prima Berlusconi, conversando con i cronisti a Bruxelles: i pm «si vergognino, bisogna resistere sempre, ora ancora con più forza: ho parlato con Bertolaso, so che aveva mal di schiena e andava da una fisioterapista, una signora di mezza età che peraltro è in ospedale a farsi operare per un problema alla spina dorsale».
Poi, l'accorata difesa di Bertolaso: «L'accusa è infamante e assolutamente drammatica. Da quello che ho letto e dalle carte ho ricevuto dalla magistratura si parla di compensi in denaro e anche di favori sessuali, cose assolutamente che non esistono. Io non c'entro con questa vicenda, credo che si sia trattato di un grosso equivoco».