Il Papa: la Vita va difesa «sempre»
«Dal concepimento fino al suo spegnersi naturale. La povertà è un'offesa alla vita, sostenere i più deboli nella crisi»
ROMA - La vita umana «va difesa e favorita in ogni suo stadio», perchè «nessuno è padrone della propria vita» ma tutti sono chiamati a «custodirla e rispettarla, dal momento del concepimento fino al suo spegnersi naturale». Lo ribadisce il Papa, dopo la celebrazione dell'Angelus in piazza San Pietro.
Un richiamo che arriva nel giorno in cui in Italia ricorre la Giornata per la Vita, sul tema: «La forza della vita, una sfida nella povertà», messaggio dei Vescovi italiani cui «mi associo volentieri», dice Benedetto XVI.
Il Papa ha espresso «apprezzamento per coloro che più direttamente operano al servizio dei bambini, dei malati e degli anziani» e ha salutato «con affetto i molti fedeli di Roma qui convenuti, guidati dal Cardinale Vicario e da alcuni Vescovi Ausiliari. La Diocesi di Roma dedica speciale attenzione alla Giornata per la Vita e la prolunga nella 'Settimana della vita e della famiglia'. Auguro la buona riuscita di questa iniziativa ed incoraggio l'attività dei consultori, delle associazioni e dei movimenti, come pure dei docenti universitari, impegnati a sostegno della vita e della famiglia».
Dal Pontefice anche un nuovo monito a difesa dei più deboli, a fronte della crisi economica che rende «ancora più drammatici» quei meccanismi che «feriscono e offendono la vita», soprattutto a danno dei più deboli e indifesi. «Nell'attuale periodo di difficoltà economica - ha detto Benedetto XVI - diventano ancora più drammatici quei meccanismi che, producendo povertà e creando forti disuguaglianze sociali, feriscono e offendono la vita, colpendo soprattutto i più deboli e indifesi. Tale situazione, pertanto, impegna a promuovere uno sviluppo umano integrale per superare l'indigenza e il bisogno, e soprattutto ricorda che il fine dell'uomo non è il benessere, ma Dio stesso e che l'esistenza umana va difesa e favorita in ogni suo stadio. Nessuno, infatti, è padrone della propria vita, ma tutti siamo chiamati a custodirla e rispettarla, dal momento del concepimento fino al suo spegnersi naturale».
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