19 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Lotta alla 'ndrangheta

Il latitante Bellocco tradito dalla passione per il calcio

Arrestato mentre era in un locale di Roma a guardare la partita della Juventus

ROMA - E' stato incastrato dalla passione per il calcio, per la sua squadra del cuore, la Juventus, il boss latitante della 'ndrangheta Domenico Bellocco, considerato uno dei capi dell'omonima 'ndrina di Rosarno. Il personale della mobile di Reggio Calabria, insieme a quello della Questura di Roma, ha scoperto durante le indagini che Bellocco trascorreva da tempo la propria latitanza a Roma e ha intensificato, nella Capitale, controlli che hanno permesso di accertarne la presenza nel quartiere Boccea.

Ieri Bellocco, acceso fan della Juve, è stato beccato mentre guardava la partita attorno alle 22.20 in un ristorante di via Boccea: alla vista dei poliziotti ha tentato la fuga a piedi, ma è stato immobilizzato ed ammanettato, condotto nella Questura di Roma per le formalità di rito e poi portato nel carcere di Regina Coeli.

L'uomo, chiamato «Micu 'u Longu», di 32 anni, è nato a Lucca ma residente a Rosarno ed è colpito da diversi provvedimenti cautelari: sulle sue spalle pende una condanna a 6 anni e 4 mesi per detenzione e commercio illecito di sostanze stupefacenti e un'altra, di custodia cautelare in carcere con contestuale sequestro preventivo di beni emessa dal tribunale di Reggio Calabria a suo carico e a carico di altre 16 persone indagate, tutte ritenute organiche alla potente ed autorevole cosca mafiosa dei Bellocco. I titoli di reato accertati a carico dei destinatari di quest'ultima misura cautelare in carcere sono l'associazione per delinquere di tipo mafioso e l' intestazione fittizia di beni.