Follini: Basta primarie, fanno deragliare treno Pd
ROMA - Le primarie «fanno deragliare il treno Pd» e si configurano non tanto come una «cura» ma come la «malattia stessa». L'analisi è dell'ex leader dell'Udc, Marco Follini, che in una intervista al Corriere della Sera spiega: «Oggi il Pd è un fiocco di neve nella tormenta, così non può essere. Occorre dare si una linea, una direzione, sapendo che a muoverci rischiamo, ma che a restare fermi rischiamo molto di più». La democrazia, spiega ancora Follini, «non è cavalcare le emozioni, ma ricondurre le emozioni alla razionalità», ed esemplifica: «Se De Gasperi avesse chiesto agli italiani cosa fare del Pci, avrebbero risposto di metterlo fuori legge e se Togliatti avesse indetto un referendum tra gli iscritti del Pci sul concordato, gli avrebbero detto di votare contro».
Dunque, conclude, «le primarie fanno sbandare il Pd, forse siamo ancora in tempo per fermare la deriva. Non sono un cultore del dio delle primarie, rischiano di condurci ad un modello leaderistico, credo di più ad un gioco di squadra».
E per quanto concerne l'alleanza con l'Udc, sentenzia: «Non possiamo pensare che l'Udc sia un soprammobile di pregio in una casa arredata di tutto punto, e loro non possono pensare che il Pd guardi abbacinato al loro pendolarismo, come i serpenti del mercato di Marrakech».
L'alleanza insomma «non è facile e non riusciremo a costruirla se resteremo tali e quali».
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