29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Politiche per la famigla

Brunetta: la legge anti-bamboccioni? Solo una provocazione

«Ma uscire di casa fa bene, io l'ho fatto troppo tardi»

ROMA - Una semplice provocazione. Così il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, spiega la sua proposta di una legge per fare uscire di casa i ragazzi al raggiungimento della maggior età. Ai microfoni di Radio anch'io, il ministro insiste, però, sull'importanza per i giovani di uscire di casa presto.

La «legge anti-bamboccioni era una provocazione» e «mi sono divertito moltissimo - afferma il ministro - a vedere tutte le reazioni», ma comunque «bisogna sottolineare che per una metà dei giovani lo stare a casa a lungo è legato a fattori economici-sociali, mancano borse studio, college, etc, ma per l'altra metà ci sono fattori culturali, è perchè si sta bene in casa». Secondo Brunetta, dunque, «uscire di casa fa bene, io l'ho fatto tardi, troppo tardi», dice.

Anche al ministro, infatti, la madre diceva 'questa casa non è un albergo' e non solo: «mia madre mi diceva anche che chi lavora non mangia e quando mi preparava le bistecche mi metteva la bandierina con il prezzo sopra», rivela Brunetta. E, poi, «quando ho iniziato a fare il precario all'università mia madre mi guardava sconsalata e mi diceva: 'sarà anche bella la carriera univeristaria ma soldi non se ne vedono, non potevi andare a lavorare in banca?'».