25 aprile 2024
Aggiornato 02:00

Montino: contro il clima intollerante serve l'integrazione

CITTÀ DEL VATICANO - «Santo Padre, vorrei ricordare con preoccupazione alcuni episodi avvenuti nel corso dell'anno appena concluso, come quelli di questi giorni a Rosarno. Mi riferisco a un clima montante di intolleranza che sta crescendo anche a Roma e nel Lazio». A lanciare l'allarme il vicepresidente della Regione Lazio, Esterino Montino, nel corso dell'udienza degli amministratori locali con Benedetto XVI, in Vaticano. Montino ha fatto riferimento ad episodi che ha definito «barbari» come «i pestaggi subiti da alcuni cittadini stranieri nella nostra Capitale.

Penso al 23enne bengalese aggredito, malmenato e insultato da cinque ragazzi a Tor Bella Monaca lo scorso aprile solo perché straniero. E naturalmente penso agli immigrati e ai loro figli che, anche se con regolare permesso di soggiorno, vengono lasciati ai margini della società». «Chi vive qui nella legalità - ha chiarito Montino - deve avere pari dignità e pari opportunità. Gli immigrati hanno diritti e doveri come qualsiasi cittadino italiano: bisogna riflettere seriamente sul perché siamo particolarmente attenti ai doveri, mentre non lo siamo quasi per nulla ai diritti».

«Roma e il Lazio sono da sempre territori accoglienti e solidali. Sono convinto - ha aggiunto - che la nostra non è e non sarà mai, per questioni storiche, geografiche e culturali, una terra capace di sopportare la discriminazione e la violenza. Una vocazione che non può essere tradita ne' per questioni etniche ne' per questioni religiose ne', tantomeno, per calcoli politici dal respiro cortissimo.

Tuttavia, non basta limitarsi a respingere l'odio, ne' si può pensare che abbiano lungo corso quelle politiche unicamente basate sulla repressione. Bisogna anche costruire una solida strada di integrazione con la forza delle azioni.

Proviamo quindi a impegnarci insieme per preservare e sviluppare uno dei valori che hanno fatto grande la comunità di Roma e del Lazio: quello della solidarietà».