Processo breve, Finocchiaro: questo sarebbe confronto?
«La maggioranza ha già deciso che tutto verrà approvato in tempi brevissimi. Alla faccia del dibattito parlamentare!»
ROMA - «Ora stanno davvero esagerando. E questo sarebbe il confronto?». Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato. «Viene annunciato - sottolinea la Finocchiaro - un emendamento (o un maxi-emendamento?) della maggioranza sul processo breve, provvedimento sul quale siamo sin dall'inizio contrari, di cui ancora non è disponibile il testo, ma la maggioranza ha già deciso che tutto verrà approvato in tempi brevissimi. Alla faccia del dibattito parlamentare!».
La Finocchiaro non ha dubbi, «ancora una volta la maggioranza usa il Parlamento come luogo di ratifica di decisioni altrove assunte: nessuna apertura al confronto in Commissione e poi la presentazione, nel corso del dibattito d'Aula, di un emendamento, deciso in un vertice a Palazzo Grazioli, per fronteggiare, immaginiamo, i molti vizi e i troppi rischi del testo sul processo breve che hanno suscitato moltissime critiche, comprese quelle degli avvocati penalisti. E questo mentre, con grande enfasi - rileva l'esponente del Pd - il ministro della Giustizia annuncia che andranno avanti, contemporaneamente, sul legittimo impedimento, sul lodo Alfano costituzionalizzato e su una riforma costituzionale della giustizia che sarà approvata - annuncia lo stesso ministro - in tempi rapidi. Cioè? Ci pare un po' troppo, stanno davvero esagerando. Mi sembra che il confronto non sia una parola molto ben praticata dalla maggioranza». La Finocchiaro conclude assicurando che «i tempi di discussione del processo breve non saranno quelli previsti perché chiederemo il ritorno del testo in Commissione, per avere la possibilità di esaminare l'emendamento, i suoi effetti, l'impatto suoi processi pendenti e più complessivamente sul lavoro giudiziario».
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