25 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Calabria. 'Ndrangheta

Monito dell'Arcivescovo di Reggio ai mafiosi: cambiate vita

Monsignor Mondello: «Mai visto alcun cambiamento o conversione»

CITTÀ DEL VATICANO - Duro monito dell'arcivescovo di Reggio Calabria, monsignor Vittorio Luigi Mondello, contro gli autori dell'attentato al Tribunale del capoluogo calabrese. «I mafiosi cambino la loro vita presente - - dice il prelato alla 'Radio Vaticana' - e abbiano anche uno sguardo verso futuro. Non pensare cioè a star bene soltanto domani o dopodomani, ma pensare che il Signore chiamerà a render conto delle proprie azioni. Si impegnino quindi, guardando al futuro, al futuro escatologico, alla fine della propria vita e si preparino sin da questo momento a quell'incontro rinnovandosi, chiedendo perdono e cercando di non essere antisociali ma al servizio dei fratelli».

«Qui siamo abituati agli attentati - prosegue - ogni notte ci sono incendi di macchine o una bomba verso questo o quell'altro negozio. Quindi non ci facciamo molto caso. Questo però ha impressionato molto non solo me ma anche la magistratura. Ha impressionato per il nuovo livello: non avevano mai attentato alla magistratura e questo è un segno forte proprio contro la magistratura. Allora le interpretazioni più logiche credo possano essere due: o qualcuno si è sentito in difficoltà per qualche processo e reagisce in questo modo - osserva monsignor Mondello - oppure si ritiene vicina la cattura dei capi delle cosche. Allora reagiscono in questo modo. E' un episodio che impressiona soprattutto perché è la prima volta che viene colpita la magistratura».

Anche la Chiesa è vittima di intimidazioni di matrice mafiosa. «Purtroppo - risponde l'arcivescovo - qualche caso si è già verificato. Casi lievi, come per esempio la rottura di copertoni della macchina. In questi casi i preti che vengono colpiti non ne capiscono le cause. Hanno anche fatto una regolare denuncia alla polizia ma queste sono indagini lente e, molto spesso, non arrivano a colpire nessuno».