3 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
Religione & Società

Papa: i bambini stranieri sono profezia di umanità del futuro

Messa di Capodanno: «Perché spegnerne sorrisi e avvelenarne i cuori?»

CITTÀ DEL VATICANO - «Ormai è sempre più comune l'esperienza di classi scolastiche composte da bambini di varie nazionalità, ma anche quando ciò non avviene, i loro volti sono una profezia dell'umanità che siamo chiamati a formare: una famiglia di famiglie e di popoli»: lo ha affermato il Papa in un passaggio dell'omelia per la messa di capodanno a San Pietro.

«Fin da piccoli - ha detto Benedetto XVI - è importante essere educati al rispetto dell'altro, anche quando è differente da noi. Ormai - ha proseguito - è sempre più comune l'esperienza di classi scolastiche composte da bambini di varie nazionalità, ma anche quando ciò non avviene, i loro volti sono una profezia dell'umanità che siamo chiamati a formare: una famiglia di famiglie e di popoli. Più sono piccoli questi bambini, e più suscitano in noi la tenerezza e la gioia per un'innocenza e una fratellanza che ci appaiono evidenti: malgrado le loro differenze, piangono e ridono nello stesso modo, hanno gli stessi bisogni, comunicano spontaneamente, giocano insieme... I volti dei bambini - ha detto il Papa - sono come un riflesso della visione di Dio sul mondo. Perché allora spegnere i loro sorrisi? Perché avvelenare i loro cuori?».

«Purtroppo - ha detto ancora il Papa in riferimento alla Giornata mondiale della pace che la Chiesa cattolica celebra oggi - l'icona della Madre di Dio della tenerezza trova il suo tragico contrario nelle dolorose immagini di tanti bambini e delle loro madri in balia di guerre e violenze: profughi, rifugiati, migranti forzati. Volti scavati dalla fame e dalle malattie, volti sfigurati dal dolore e dalla disperazione. I volti dei piccoli innocenti sono un appello silenzioso alla nostra responsabilità: di fronte alla loro condizione inerme, crollano tutte le false giustificazioni della guerra e della violenza. Dobbiamo semplicemente convertirci a progetti di pace - ha detto Benedetto XVI - deporre le armi di ogni tipo e impegnarci tutti insieme a costruire un mondo più degno dell'uomo».