«Amore vinca il male e la violenza»
E' l'invito di Papa Benedetto XVI: «Abbatta le barriere tra gli uomini. Santo Stefano ha dato la propria vita per testimoniare fede»
CITTÀ DEL VATICANO - La «civiltà dell'amore» non si arrenda «di fronte al male e alla violenza» e abbatta «le barriere tra gli uomini, rendendoli fratelli nella grande famiglia dei figli di Dio». E' l'invito di Papa Benedetto XVI che questa mattina, per la seconda volta dopo l'aggressione subita il 24 notte in occasione della messa di Natale in piazza San Pietro, appare in pubblico e recita l'Angelus nella solennità di Santo Stefano, in piazza San Pietro.
Santo Stefano Testimone di Fede - «La testimonianza di Stefano, come quella dei martiri cristiani - ha sottolineato Benedetto XVI - indica ai nostri contemporanei spesso distratti e disorientati, su chi debbano porre la propria fiducia per dar senso alla vita».
Il Papa ha ricordato Santo Stefano, primo martire cristiano e ha invitato a seguire il suo esempio che, ha detto, «ci aiuta a penetrare maggiormente il mistero del Natale e ci testimonia la meravigliosa grandezza della nascita di quel Bambino nel quale si manifesta la grazia di Dio». Santo Stefano «non ha esitato a dare la vita per amore del suo Signore. Egli muore perdonando i propri persecutori - ha concluso il Pontefice - e ci fa comprendere come l'ingresso del Figlio di Dio nel mondo dia origine ad una nuova civiltà, la civiltà dell'amore, che non si arrende di fronte al male e alla violenza e abbatte le barriere tra gli uomini, rendendoli fratelli nella grande famiglia dei figli di Dio».
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