Berlusconi: mantenute le promesse, ora la ricostruzione
Telefonata del Premier durante una cena organizzata per i terremotati dell'Aquila: «Grazie a Bertolaso, ha fatto un lavoro senza eguali»
ROMA - Le promesse fatte ai terremotati abruzzesi «sono state mantenute», e ora «il prossimo passo è mettersi al lavoro per la ricostruzione: lavoro lungo, sotto la guida de presidente della Regione, che presiederà alla gestione di questa fase post emergenziale». Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in una telefonata a Coppito durante una cena organizzata per i terremotati dell'Aquila.
LE PROMESSE - «Siamo riusciti a mantenere le promesse che avevo fatto in modo solenne davanti le bare delle vittime e alle quali nessuno credeva: fare subito case nuove, antisismiche, confortevoli, e non delle baraccopoli provvisorie che poi diventano definitive come è capitato in occasione degli altri terremoti. A quelle promesse credevano in pochi, con l'aiuto di tutti siamo riusciti a mantenerle», sottolinea il premier che rivendica: «Tutte le tendopoli sono state chiuse, a tutti è stata assicurata una sistemazione sicura e confortevole secondo il piano della Protezione Civile. Le cifre hanno del miracolo, ma credo che tutti si rendano conto che mai al mondo è stato messo in campo e realizzato un progetto simile».
«GRAZIE A BERTOLASO» - Un risultato per il quale Berlusconi ringrazia ancora una volta il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, presente a Coppito: «Ringrazio a nome di tutti voi e del governo Guido Bertolaso per il lavoro straordinario e di una generosità senza uguale che ha fatto in questi mesi». Agli aquilani Berlusconi da invece «dal profondo del cuore un augurio di realizzare tutti i sogni e i progetti che avete nella mente e nel cuore».
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