28 agosto 2025
Aggiornato 03:00
In 2 milioni a letto

Oltre all'influenza «A» arriva la stagionale

Per il virologo dell'Università di Milano Pregliasco: «Non abbassare la guardia, usare gli antivirali»

MILANO - Freddo, festività e influenza: il classico 'cocktail' di fine anno sta per ripetersi, caratterizzato quest'anno da un'incognita in più, l'influenza A H1N1, che ha dato l'avvio in modo precoce e inedito alla stagione influenzale. «Si stima che quest'anno l'influenza stagionale possa mettere a letto circa 2 milioni di italiani con il rischio concreto che le due influenze possano incrociarsi e sovrapporsi provocando una nuova ondata epidemica», dice il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano.

La stagione influenzale 2009-2010 infatti è fortemente atipica: c'è stato un esordio anticipato a causa dell'ondata pandemica legata all'influenza A e ciò ha determinato un ritardo nell'isolamento del virus stagionale, che non è ancora avvenuto. Come ha dichiarato proprio ieri l'Organizzazione Mondiale della Sanità, è ancora troppo presto per annunciare la fine della pandemia di influenza e nuove ondate della malattia non possono essere escluse. Anche perché l'inverno è ancora lungo e nessuno sa se da qui alla primavera potrebbe manifestarsi un'altra grande ondata di casi. Il numero totale degli italiani contagiati potrebbe quindi attestarsi intorno ai 6 milioni, decretando così una stagione influenzale particolarmente 'aggressiva', una delle più contagiose degli ultimi dieci anni.

Gli esperti raccomandano di non sottovalutare la sintomatologia influenzale, soprattutto quando insorge in forma particolarmente severa, e contattare il proprio medico curante Secondo le linee guida internazionali l'utilizzo dei farmaci antivirali è fortemente raccomandato nei soggetti a rischio, vale a dire malati cronici, cardiopatici, diabetici, persone con problemi respiratori, immunocompromessi, donne in gravidanza e bambini sotto i due anni d'età.