Papa: «violare» l'ambiente è grave come la guerra e il terrorismo
Questo il messaggio del Pontefice per la Giornata della pace: «Per promuoverla, necessario custodire il creato»
CITTÀ DEL VATICANO - Pace ed ecologia sono inscindibilmente connesse, secondo il Papa, che, per il messaggio scritto in vista della 43esima Giornata mondiale della pace (primo gennaio prossimo), sceglie il titolo: 'Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato', e sottolinea che le violazioni ambientali sono preoccupanti come «guerre, conflitti internazionali e regionali, atti terroristici e violazioni dei diritti umani».
«Sempre più si deve educare a costruire la pace a partire dalle scelte di ampio raggio a livello personale, familiare, comunitario e politico», scrive Benedetto XVI nel messaggio presentato oggi dalla sala stampa vaticana. «Tutti siamo responsabili della protezione e della cura del creato».
«Il rispetto del creato - scrive Benedetto XVI - riveste grande rilevanza, anche perché la creazione è l'inizio e il fondamento di tutte le opere di Dio e la sua salvaguardia diventa oggi essenziale per la pacifica convivenza dell'umanità. Se, infatti, a causa della crudeltà dell'uomo sull'uomo, numerose sono le minacce che incombono sulla pace e sull'autentico sviluppo umano integrale - guerre, conflitti internazionali e regionali, atti terroristici e violazioni dei diritti umani -, non meno preoccupanti sono le minacce originate dalla noncuranza - se non addirittura dall'abuso - nei confronti della terra e dei beni naturali che Dio ha elargito».
Per Ratzinger è «indispensabile che l'umanità rinnovi e rafforzi quell'alleanza tra essere umano e ambiente, che deve essere specchio dell'amore creatore di Dio, dal quale proveniamo e verso il quale siamo in cammino».
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