Per il Csm il processo breve è incostituzionale
«Un'amnistia per reati gravi». Mancino: «Ci interessa il funzionamento della macchina della Giustizia»
ROMA - Il Csm ha approvato, con i soli voti contrari dei consiglieri laici di centrodestra Gianfranco Anedda e Michele Saponara, il parere varato nei giorni scorsi dalla Sesta Commissione sul ddl che dovrebbe introdurre il «processo breve». La relazione che palazzo dei Marescialli invierà al ministro della Giustizia contiene numerose critiche, alcune molto dure, all'impianto della norma. In particolare, i consiglieri insistono sulle «numerose criticità costituzionali» presenti nel ddl, che rischia di trasformarsi - sostengono - in una «amnistia» per reati «di considerevole gravità», a cominciare dalla corruzione.
«Il nostro - ha detto il vicepresidente Nicola Mancino a fine seduta - non è un parere politico, ma è dato nell'interesse del buon funzionamento della macchina della giustizia».
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