28 marzo 2024
Aggiornato 20:00
Omicidio Meredith

Amanda: dopo la sentenza le guardie mi sono state vicine

In un'intervista concessa oggi ad alcuni giornalisti, tra cui una reporter dell'Ap ricorda «mi hanno tenuta stretta tutta la notte»

PERUGIA - Dopo la sentenza dello scorso 5 dicembre che l'ha condannata in primo grado a 26 anni di carcere per l'omicidio di Meredith Kercher, Amanda Knox ha trascorso forse le ore più difficili della sua giovane vita. In un'intervista concessa oggi ad alcuni giornalisti, tra cui una reporter dell'Ap, Amanda ha confessato di «essersi sentita in modo tremendo» e di essere stata aiutata dai secondini.

«Le guardie mi hanno aiutata. Mi hanno tenuta stretta tutta la notte», ha confessato, spiegando di «avere paura», ma anche «speranza». Durante la visita di circa 10 minuti di due deputati italiani, funzionari penitenziari e un paio di giornalisti nel carcere di Capanne, alla periferia di Perugia, la 22enne americana di Seattle ha dichiarato di «avere paura», «perchè non so cosa sta succedendo», ha aggiunto. «Credo nella mia famiglia, mi dicono di rimanere calma», ha confessato ancora, aggiungendo di essere in contatto con i suoi insegnanti di Perugia. «Stiamo cercando di lavorare ancora insieme», ha rivelato.