18 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Missione ISAF

La Russa: 3.700 soldati in Afghanistan nella seconda metà del 2010

L'appello del Ministro della Difesa a Frattini: «Coinvolgere altri paesi per l'Unifil in Libano»

ROMA - Nel periodo in cui l'impegno militare italiano in Afghanistan aumenterà effettivamente, e cioè nel secondo semestre del 2010, la presenza media sarà di 3.700 uomini, con picchi che «comunque resteranno sempre al di sotto delle 4mila unità». Lo ha sottolineato il ministro della Difesa Ignazio La Russa, intervenendo davanti alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.

CAMBIA LO SCENARIO - Nella cifra complessiva, La Russa ha inserito anche 200 carabinieri addestratori di cui «abbiamo già dato la disponibilità, schierandone però per il momento solo 60». Il governo farà fronte all'annunciato aumento di mille militari «con un prevedibile abbassamento di truppe e risorse» in altri scenari di crisi, ha ribadito il ministro. In Kosovo attualmente ci sono 1.900 italiani, ha illustrato La Russa «nel giugno del 2010 contiamo di arrivare a 1.400 e nell'ottobre del 2010 contiamo di arrivare a 600, con un abbassamento complessivo di 1.300 uomini».

L'APPELLO A FRATTINI - Quanto alla missione Unifil in Libano, «appena cesserà il comando del generale Graziano e il comando passerà agli spagnoli, automaticamente il contingente italiano diminuirà di 200 unità che sono quelle impegnate nella compagnia di comando». «Il mio appello al ministro degli Esteri Franco Frattini e alle strutture militari è che si possano coinvolgere in Libano altri paesi che oggi non partecipano alla missione» ha poi aggiunto il ministro della Difesa, citando colloqui già avviati con alcuni governi come quello cileno «per poter ulteriormente alleggerire la nostra presenza senza far venir meno il nucleo portante della qualità della nostra missione».