28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
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Bari, taglieggiava commercialista: arrestato imprenditore

I Carabinieri hanno eseguito un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 300mila euro

BARI - Un imprenditore della provincia di Bari è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di usura. La vittima dello strozzinaggio è un commercialista.
«A te, se non ti faccio cambiare io mestiere, non te lo fa cambiare nessuno. Quando prendo e ti cambio i connotati, non è che ti devi chiamare più commercialista? ti devi chiamare ragioniere piccolo, piccolo?». «?queste sono le mille?più mille?. la restante parte a fine mese te la do?dammi qualche tempo?. Dammi qualche giorno di tempo e te li do...». Sono queste alcune frasi intercettate dai Carabinieri della Compagnia di Triggiano nel corso di una mirata attività investigativa che consentì lo scorso 27 agosto di eseguire un fermo di indiziato di delitto a carico dell'imprenditore 40enne di Noicattaro (Bari) con l'accusa di usura. La sua vittima era proprio il commercialista che gestiva la contabilità dell'azienda di cui l'impresario era socio.

Gli stessi Carabinieri hanno eseguito un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 300mila euro riconducibili al 40enne e alla consorte.
L'indagine, partita verso la fine del 2008 a seguito della chiusura d'alcune attività imprenditoriali nel comune di Noicattaro, consentì, in poco tempo, di accertare l'esistenza di un'organizzazione criminale radicata nel quartiere San Paolo di Bari che si serviva proprio del 40enne quale procacciatore di «clienti», persone in difficoltà residenti nel comune dell'hinterland barese. Nel mese di aprile di quest'anno l'ennesima vittima dell'uomo. Un commercialista, addetto alla contabilità dell'azienda di cui l'aguzzino era socio, trovandosi in un momento di difficoltà economiche, si rivolse proprio all'imprenditore a cui era legato da rapporti di lavoro. Lo «strozzino», mettendosi a disposizione del libero professionista, gli prestò 50mila euro, con la pretesa di ottenerne in restituzione 75mila in dieci rate mensili da 7500, comprensive di interessi e richiedendo, a garanzia dell'operazione, la contestuale consegna di 2 assegni in bianco. Di lì cominciò un vero e proprio calvario per la vittima, terminato con il blitz dei Carabinieri.

Gli accertamenti patrimoniali eseguiti nel corso dell'indagine hanno evidenziato in modo inconfutabile una evidente sproporzione tra i modesti redditi dichiarati dal 40enne e le entrate riscontrate, le somme impiegate per effettuare acquisti immobiliari, di auto-motoveicoli e quote societarie oltre ai consistenti importi di denaro depositato presso istituti bancari. Il provvedimento di sequestro preventivo eseguito nella giornata di oggi ed emesso dal Gip del Tribunale di Bari, dr. Sergio Di Paola, riguarda immobili, autoveicoli, moto, terreni e quote societarie riconducibili al 40enne per un valore stimato di 300mila euro.