28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
Missione ISAF

La Russa: «Maggiore impegno Italiano in Afghanistan»

«Per ora no numeri, serve bilanciamento con altre missioni all'estero»

ROMA - Pronti a rafforzare l'impegno, ma per ora non è possibile fare quantificazioni, anche perché la presenza in Afghanistan deve essere «parametrata con le altre presenze in missioni all'estero». Lo ha riferito il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, dopo aver partecipato all'incontro a palazzo Chigi con il segretario generale della Nato, Rasmussen, e dopo aver avuto un colloquio telefonico con il suo omologo americano, Bob Gates.

«Berlusconi - ha spiegato - si è riservato di sentire il governo e il Parlamento sulla qualità dell'impegno. Se ci sarà, come è probabile, una valutazione su un maggiore impegno ci ragioneremo. La mia considerazione è che bisogna tenere d'occhio non solo l'Afghanistan, ma il complesso delle presenze nelle missioni, che va bilanciato».

La Russa ha dunque ricordato che è stato completato il ritiro dei 400 soldati in più inviati per le elezioni e che attualmente a Kabul ci sono 2.500 militari oltre ai carabinieri. Il ministro ha osservato che l'Italia è «molto interessata e apprezza il nuovo approccio che prevede che la presenza militare sia principale condizione perché possa verificarsi la ricostruzione».