La LAV denuncia test inutili e violenti per gli animali
Disponibili risultati di investigazioni epidemiologiche su persone affette da disturbi alimentari
Uno studio di due ricercatori italiani emigrati in USA alla Boston University, ha utilizzato il modello animale in vivo per dimostrare la pericolosità e l’inefficacia delle diete definite «yo-yo», che comportano, cioè, salti continui tra abbuffate e semi-digiuni; lo studio identifica in questo comportamento alimentare un’analogia con la tossicodipendenza e una maggiore incidenza di obesità.
La sperimentazione animale ha coinvolto topi nei quali è stata alternata un’alimentazione a base di cibo da laboratorio con cibi zuccherini al cioccolato, ovvero una dieta fortemente distante dalle necessità alimentari dei roditori, definiti genericamente frugivori.
«Oltre alle implicazioni morali che devono essere prese in considerazione viste le violenze fisiche e psicologiche inflitte durante tutta la vita dell’animale da laboratorio, dal punto di vista scientifico i danni legati agli shock alimentari dovuti ai digiuni e sovra-alimentazione sono noti da tempo – dichiara Michela Kuan, biologa, responsabile LAV settore Vivisezione - grazie a investigazioni epidemiologiche effettuate su persone affette da disturbi alimentari che hanno evidenziato sia dettagli chimici che psicologici, deducibili e attendibili solo nella specie umana, rendendo questi recenti studi, protratti sui topi, del tutto superflui e inutili.»
Sono decenni che si sperimenta su topi e ratti per curare l’obesità e trovare la cura miracolosa che faccia perdere peso senza fatica, ma ovviamente non è successo, anzi il numero di obesi è in tragico aumento e sarebbe più utile e corretto fare informazione e prevenzione sottolineando anche i più importanti fattori di rischio e cura, soprattutto nell’età scolastica.
La ricerca di base troppo spesso si macchia di violenze inaccettabili sugli animali, che comportano lente agonie che si concludono inevitabilmente con la loro morte. Oltre alle obbligatorie considerazioni etiche, non esiste alcuna applicabilità del dato all’uomo, ma vengono lanciate solo futili promesse che fanno leva su ingenti problemi legati alla salute umana.