28 agosto 2025
Aggiornato 10:30
Impresa. Emilia Romagna

Contraffazione e illegalità, alle imprese ferraresi costano 4.200 ¤ all’anno

Presto un bando della Camera di Commercio per combatterla con le tecnologie. Roncarati: «è un mercato che brucia lavoro e legalità»

Alle imprese ferraresi la contraffazione e altre forme di illegalità costano in media 4.200 euro all’anno per azienda. Un costo che è aumentato del 7% negli ultimi cinque anni. I settori più colpiti tra gli intervistati: servizi alle imprese (26.2%) e manifatturiero (20.5%). Emerge da una indagine della Camera di Commercio di Ferrara su dati Unioncamere.

E proprio dalla Camera di Commercio presto arriveranno le tecnologie anticontraffazione: prenderà il via, infatti, nelle prossime settimane un progetto sperimentale per le imprese di Ferrara e provincia messo a punto dall’Ente di Largo Castello. Obiettivo: promuovere l’utilizzo di strumenti innovativi e avanzati contro la contraffazione. Per le 10 imprese selezionate, un report personalizzato con la tecnologia anticontraffazione più aggiornata sul mercato e contatti diretti con i centri di ricerca che la sviluppano.

«L’illegalità, a partire da contraffazione e dall’abusivismo commerciale, è un danno per le imprese, un furto per lo Stato, un crimine per la società – ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati, Presidente della Camera di Commercio di Ferrara. La mancanza di sicurezza oggi rappresenta per l’economia un costo significativo. Combatterla significa anche rendere le nostre imprese più competitive in Italia e all’estero. Ed ora anche le nuove tecnologie si rivelano un aiuto significativo contro la clonazione dei prodotti».

Una strategia di lotta alla contraffazione e all’abusivismo commerciale, quella promossa dalla nostra Camera di Commercio, che non conosce sosta: oltre al bando di prossima emanazione, la partecipazione al Balloons Festival, la massiccia campagna di sensibilizzazione attraverso la realizzazione di totem e vetrofanie e l’affissione di manifesti in appositi spazi visibili al pubblico (centri commerciali, principali vie di accesso alla città, autobus urbani ed extraurbani diretti ai Lidi, uffici di informazione turistica della Provincia, Comuni, ecc.) e l’utilizzo del numero verde dedicato (800913731) e della mail antiabusivismo@fe.camcom.it al servizio dei consumatori e delle imprese ferraresi per assistenza ed eventuali segnalazioni.

Ciò che preoccupa – ha concluso il Presidente Roncarati - è l’indifferenza di molti cittadini che tollerano (a volte per un malinteso senso di solidarietà) o, peggio, alimentano l’illecito giro d’affari acquistandone i prodotti. Ecco allora che non è (solo) la repressione la via giusta: occorre pensare ad una serie di iniziative integrate e, soprattutto, ad un salto culturale: tutti devono sapere che questa battaglia la si vince soltanto facendo ricorso alla «cultura» della legalità. E una tutela adeguata ed effettiva della proprietà intellettuale contribuisce a consolidare la fiducia nel mercato da parte di imprese, inventori e creatori e rappresenta un forte incentivo all'investimento e al progresso economico».