Bagnasco: «Chiesa amica di tutti anche se dice cose scomode»
«La tensione diffusa fa male all'Italia»
ROMA - «Il clima di tensione diffusa e permanente fa solo male al Paese». Lo afferma in una intervista a Famiglia Cristiana il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana. Secondo Bagnasco, infatti, l'Italia «ha bisogno di serenità» e proprio «la serenità è la cosa che chiede con maggior insistenza». E per la Chiesa, spiga l'alto prelato, Serenità significa «parlare chiaro, ma far capire che anche quando dice cose scomode la Chiesa è sempre amica di tutti».
Cittadini di questo paese - Insomma, per Bagnasco «I vescovi non hanno alcuna volontà di fare da padroni. Siamo cittadini di questo Paese, conosciamo i princìpi e le regole di una democrazia pluralistica, ma faccio osservare - spiega - che proprio in una democrazia pluralistica le religioni non sono una presenza né abusiva, né sconveniente. Noi parliamo e agiamo in modo trasparente, fuori da ogni logica mercantile, cioè non chiediamo nulla in cambio. E lo facciamo soltanto perché teniamo al colloquio con le coscienze per migliorare la riflessione comune sulla convivenza e sul bene comune».
«La Chiesa - insiste il Cardinale - non ha avversari, ma ha davanti a sé solo persone a cui parla con verità. Ma sarebbe ben strano che fosse inibito alla Chiesa, proprio alla Chiesa, ciò che è un costume di libertà: parlare. Anzi è bene sapere che la comunità cristiana non potrà mai esimersi dal dire ciò che davanti a Dio ritiene giusto dire».
Quando gli viene chiesto se queste frasi siano la rivendicazione di Maggior libertà per 9i Vescovi, Bagnasco è lapidario: «non rivendico nulla, faccio solo rilevare che la missione dei vescovi è un servizio, dove la verità e la carità sono intrecciate, e questo servizio deve rimanere libero da qualsiasi possibile strumentalizzazione di parte».
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