27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Società. Religione

Papa: «In società e in Chiesa troppi lavorano solo per sé»

«Messa per ordinazioni episcopali in San Pietro»

Città del Vaticano - «Sappiamo come le cose nella società civile e, non di rado, anche nella Chiesa soffrono per il fatto che molti di coloro ai quali è stata conferita una responsabilità lavorano per se stessi e non per la comunità»: così il Papa nella messa per l'ordinazione episcopale di cinque vescovi nella basilica di San Pietro.

«La Chiesa di Dio» - «La Chiesa non è la Chiesa nostra, ma la sua Chiesa, la Chiesa di Dio», ha detto Benedetto XVI in un passaggio dell'omelia nel quale ha spiegato il significato della «fedeltà» alla quale sono tenuti i vescovi. «Il servo deve rendere conto di come ha gestito il bene che gli è stato affidato. Non leghiamo gli uomini a noi; non cerchiamo potere, prestigio, stima per noi stessi. Conduciamo gli uomini verso Gesù Cristo e così verso il Dio vivente. Con ciò li introduciamo nella verità e nella libertà, che deriva dalla verità. La fedeltà è altruismo, e proprio così è liberatrice per il ministro stesso e per quanti gli sono affidati».

«Solo Cristo ha parole di vita eterna» - «Sappiamo - ha sottolineato Ratzinger - come le cose nella società civile e, non di rado, anche nella Chiesa soffrono per il fatto che molti di coloro, ai quali è stata conferita una responsabilità, lavorano per se stessi e non per la comunità. Il Signore traccia con poche linee un`immagine del servo malvagio, il quale si mette a gozzovigliare e a percuotere i dipendenti, tradendo così l`essenza del suo incarico. In greco, la parola che indica 'fedeltà' coincide con quella che indica 'fede'. La fedeltà del servo di Gesù Cristo consiste proprio anche nel fatto che egli non cerca di adeguare la fede alle mode del tempo. Solo Cristo ha parole di vita eterna, e queste parole dobbiamo portare alla gente. Esse sono il bene più prezioso che ci è stato affidato».