6 maggio 2024
Aggiornato 05:01
Cantautore gay aggredito a Roma

Circolo Mario Mieli: aggredito a Roma cantautore Emilio Rez

«Le telecamere non bastano, serve più controllo»

ROMA - Cantautore gay aggredito a Roma. Il fatto, avvenuto il 19 agosto scorso, è stato reso noto oggi dal circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. Alla fine di una lunga giornata di lavoro - si spiega in una nota - Emilio Rez, gay e noto cantautore, più volte ospite del Maurizio Costanzo Show, viene fermato, mentre rientra a casa, da una persona che gli chiede indicazioni stradali. Dopo avergliele date, Emilio continua per la sua strada, ma poco dopo viene raggiunto di nuovo dalla stessa persona che inveisce contro di lui e lo minaccia.

Rez, visto che i toni stavano degenerando, si rifugia in un laboratorio di dolciumi nei pressi di piazza Re di Roma e chiama, con il telefono, gli amici che aveva lasciato qualche minuto prima. Malgrado ciò, l'aggressore entra all'interno del locale e lo picchia. Contro Emilio, secondo il comunicato, sono state pronunciate frasi ingiuriose come 'Brutto frocio! Ora ti faccio vedere io!'. Fra le persone presenti solo un ragazzo di colore è intervenuto in difesa di Emilio, si spiega.

L'intervento di due pattuglie della Guardia di finanza e di una volante della polizia, ha evitato il peggio. L'aggressore è poi scomparso e a nulla sono valse le ricerche. Dopo varie peripezie Emilio Rez si è recato al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni dove gli è stato rilasciato un referto con diagnosi di trauma cranio-facciale, alla spalla sinistra, alla schiena e alla gamba sinistra con una ipoacusia (abbassamento della capacità uditiva all`orecchio sinistro) con una prognosi di 5 giorni.

«Si tratta di un ulteriore gesto che si inserisce in questo gravissimo clima di continua intimidazione contro i gay, le lesbiche e le persone transessuali della Capitale», questo è il commento del Circolo Mario Mieli. «Le telecamere che sorvegliano i punti di aggregazione omosessuale rappresentano un piccolo e temporaneo deterrente per i delinquenti che ornai ogni giorno attaccano la nostra comunità in qualsiasi punto della città e sebbene in questo momento ci sia un effettivo problema di ordine pubblico in merito alle aggressioni che subiamo, dobbiamo puntualizzare che appare chiaro che le risposte finora date dal sindaco sono insufficienti e inadeguate».

«Risulta lampante - prosegue il Mario Mieli - che una risposta in termini esclusivamente securitari non offre garanzie di successo ed è, invece, sempre più urgente ripensare una politica di intervento complessiva e a lungo termine che non lasci fuori nessuna questione relativa ai diritti e alla qualità della vita dei cittadini omosessuali e transessuali. Proprio per questo auspichiamo che il sindaco voglia attentamente considerare anche i tanti suggerimenti, proposte e indicazioni provenienti dalle associazioni Glbt. Una risposta che contrasti dalle fondamenta le radici culturali, psicologiche e sociali dell'odio e della discriminazione omofoba, transofoba e anche razziale che rischia seriamente di minare il tessuto civile e la pacifica convivenza a Roma e nel Paese. Un rischio che evidentemente non riguarda solo le minoranze colpite ma coinvolge tutti indifferentemente e che, per questo, richiama a una mobilitazione ampia e a un impegno condiviso».

«Proprio per questo motivo - concludono al Mario Mieli - la nostra Associazione sarà presente in forze alla fiaccolata contro tutti i razzismi in via di organizzazione da parte della Provincia di Roma. Noi non abbasseremo la testa e saremo sempre in prima linea per la difesa e la tutela dei diritti delle persone glbt e di tutte le persone libere di questo Paese».