5 maggio 2024
Aggiornato 22:31
Servizio sanitario della Regione Calabria

Malasanità in Calabria: Sacconi dispone invio ispettori

Da Locri a Catanzaro per accertare responsabilità inefficienze

ROMA - Il ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, ha disposto l'invio degli ispettori del ministero presso il servizio sanitario della Regione Calabria «per concorrere ad accertare le cause, con particolare attenzione ad eventuali inefficienze organizzative, di alcuni decessi avvenuti nelle strutture ospedaliere a partire da quello intervenuto presso l'ospedale di Locri».

Il ministro Sacconi ha anche chiesto una relazione alla Regione Sicilia sulle dinamiche che hanno condotto alla morte del giovane Filippo Li Gambi. La relazione richiesta dovrà «evidenziare le eventuali inefficienze del servizio 118, peraltro oggetto, nell'ambito del piano di rientro, di uno specifico programma di riorganizzazione, e dei modi con cui il paziente è stato trattato nei presidi ospedalieri di Mazzarino e di Caltanissetta.

A una primissima lettura, secondo il ministero, gli episodi «appaiono confermare la necessità di robusti processi di riorganizzazione dei servizi socio-sanitari nelle Regioni del Mezzogiorno con particolare riguardo allo sviluppo dei servizi territoriali e alla razionalizzazione delle funzioni ospedaliere per malati acuti, compresa una efficiente e tempestiva rete di emergenza-urgenza».

E' di sei il bilancio dei morti sospetti in corsia negli ospedali calabresi nell'ultimo mese. Il primo dei due nuovi casi si è registrato a Lamezia Terme, dove un giovane di 26 anni, Giuseppe Francolino, originario di Tropea è morto, dopo che il agosto è stato sottoposto a un intervento chirurgico per sospetta appendicite acuta.

Il secondo caso è avvenuto all'ospedale regionale di Catanzaro. Felice Caligiuri, di 61 anni, è giunto al pronto soccorso intorno alle 23 di lunedì con dolori ai reni e al collo. Gli è stato assegnato un codice di colore bianco e in seguito il paziente, chiamato in sala visite, non ha risposto alla chiamata perché aveva lasciato la struttura. Tornato al pronto soccorso nel pomeriggio del giorno successivo con gli stessi sintomi al 61enne è stato attribuito nuovamente un codice bianco e dopo poco più di un'ora è stato visitato dal medico di turno. Gli è stato praticato un elettrocardiogramma e alcuni esami ematochimici risultati nella norma. Ma mentre il medico del pronto soccorso, dopo una serie di altri esami, ha disposto all'infermiera l'accompagnamento in radiologia improvvisamente il paziente si è si accasciato sulla barella perdendo conoscenza. Nonostante i soccorsi d'urgenza l'uomo è morto alle 21. La Procura di Catanzaro ha aperto un'inchiesta dopo la denuncia dei familiari.