16 settembre 2024
Aggiornato 15:00
I «piani» per il Mezzogiorno

Berlusconi: «In arrivo piano innovativo». Ma Pdl ancora diviso

Miccichè: «Pronto a nuovo partito». La Russa: «E' favore a Borghezio»

ROMA - Crescono nella maggioranza malumori e polemiche sulla questione Mezzogiorno tanto che il premier Silvio Berlusconi si è visto costretto a intervenire ieri in serata con una nota in cui assicura che presto ci sarà lo sbocco dei Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas) e un Piano innovativo per il Sud.

RISPOSTE CONCRETE - Il presidente del Consiglio garantisce che «le preoccupazioni espresse da alcuni parlamentari del centrodestra troveranno presto una risposta concreta e adeguata» ma non rinuncia a lanciare una stoccata a chi tra di loro ha ambizioni personali: «Non mi preoccupano - dice Berlusconi - infine le uscite e i comportamenti che sono con evidenza riconducibili a recriminazioni e a richieste di potere di tipo personale e che si è invano cercato di coprire come fossero attenzioni verso il destino del Mezzogiorno».

PARTITO DEL SUD: «UN FAVORE A BORGHEZIO» - Rassicurazioni ma anche avvertimenti dal premier che non vede di buon occhio i movimenti all'interno del Pdl siciliano. Ad alzare la voce ieri più di tutti è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianfranco Miccichè che ha minacciato di uscire dal Pdl se il decreto anticrisi non verrà modificato al Senato a favore del Sud e di fondare un partito degli scontenti del «governo della Lega». L'ipotesi del partito del Sud tuttavia riceve gli strali del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che lo vede come «un favore per quelli come Borghezio», «una marcia indietro rispetto a un percorso nazionale».

PDL-SICILIA - Al Ministro non piace neanche la corrente Pdl-Sicilia, animata da ex aennini come Carmelo Briguglio e Fabio Granata e dall'ex forzista Misuraca. Battezzata a Palazzo dei Normanni con l'intento di arrivare a uno 'statuto speciale' che permetta autonomia dal partito nazionale nelle scelte dei dirigenti, bocciata oggi prima - pacatamente - da La Russa, poi duramente dal presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri: «Altre ipotesi all'interno del Pdl non esistono e non esisteranno.

Stiamo costruendo un grande partito con regole statutarie che valgono in tutta Italia. Se qualcuno ha problemi di collocazione personale potrà, come nel passato, avanzare le sue richieste a Berlusconi. Non ci sarà nessun cambio nel Pdl in Sicilia, invece, né delle regole statutarie».

PIANO INNOVATIVO - Quanto al «piano innovativo per il Sud», Berlusconi fa sapere che ci sta lavorando con Matteoli, Scajola, Tremonti, Prestigiacomo e Fitto. Questi ultimi, a dispetto degli scontri dei giorni passati con il premier e con il ministro dell'Economia, si trovano finalmente coinvolti e allo stesso tavolo con il titolare di via XX settembre di cui non condividono pienamente le idee.