Papa: «Se manca Dio nella società manca la bussola»
«Sembra assente e lontano, ma è vicino all'uomo»
AOSTA - «Se Dio manca, si prescinde da Dio e Dio è assente manca la bussola, manca l'orientamento e la strada dove andare. Dobbiamo di nuovo portare Dio in questo nostro mondo, e farlo conoscere, e farlo presente». E' l'invito che Papa Benedetto XVI lancia nell'omelia - tenuta a braccio - tenuta nella Cattedrale di Aosta, in occasione dei vespri e dell'incontro con il clero.
Occorre «mostrare la priorità di Dio sia nella vita personale che anche nella vita della storia della società del mondo», aggiunge Benedetto XVI. Che avverte: «Questo Dio sembra assente, molto lontano, non sembra entrare nella nostra vita quotidiana, si nasconde. Dio è troppo lontano - prosegue - e così ci si deve arrangiare con questi poteri».
Dio è vicino -«Ma Dio non è più lontano - conclude Ratzinger - Dio è vicino; questo sconosciuto si fa conoscere, e mostra il suo volto, si rivela, compare il velo sul volto. Dio è vicino, lo conosciamo, entra nel nostro mondo, e dunque non bisogna più arrangiarsi con altri poteri, perché Lui è il potere vero, è l'Onnipotente».
Dio è il Bene e la Verità - «Dobbiamo imparare - aggiunge il Papa - che l'Onnipotenza di Dio non è un potere arbitrario, perché Dio è il bene, è la verità, può tutto ma non può agire contro l'amore e contro la libertà, perché egli stesso è il bene, è l'amore è la vera libertà. Non può mai essere in contrasto con la verità, con l'amore, con la libertà. Egli è il custode della nostra libertà, dell'amore della verità».
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