20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Partito Democratico

Chiamparino: «Aprire partito a chi sta fuori, ripartire da Ulivo»

A Repubblica: «Abbandonare nascita viziata da correntismo»

ROMA - Il vecchio Pd va abbandonato perché «la sua nascita è stata viziata da una grave malattia genetica... Il correntismo esasperato». E' quanto chiede il democratico Sergio Chiamparino, sindaco di Torino, che in un'intervista a Repubblica traccia il profilo del nuovo partito che «dovrà essere un partito che ha sempre uno spazio vuoto al suo interno per accogliere chi vuole aggregarsi e oggi sta fuori. Un partito permeabile, in grado di attirare».

ULIVO - L'attrazione, spiega Chiamparino, va esercitata «a destra e a sinistra. L'importante è che arrivino forze nuove dall'esterno. Solo così si superano le incrostazioni e si curano le malattie genetiche. Penso a un partito che raccoglie tutta l'esperienza dell'Ulivo».

Chiamparino presenterà al congresso di ottobre un documento in tre punti dove spiegherà che un futuro governo di centrosinistra «dovrebbe spostare risorse verso chi è meno garantito. Forse ci perderebbero i lavoratori pubblici e magari ci guadagnerebbero i lavoratori dell'industria. O vogliamo lasciare questa bandiera a Brunetta?».

LAICITA' - C'è poi la questione della laicità «uno dei motivi per i quali apprezzo la candidatura di Marino», anche se «non penso che mi schiererò».