Alfano chiama Berselli, non c'è fretta su ddl
«Per Governo non così urgente, verso slittamento a settembre»
ROMA - Si va sempre più verso un rinvio a settembre dell'esame in Senato del ddl intercettazioni. Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha telefonato infatti questa mattina al presidente della commissione Giustizia del Senato, Filippo Berselli, per spiegargli che «il governo non ritiene così urgente il provvedimento sulle intercettazioni da dover essere esaminato e votato del Senato entro il mese di luglio».
Lo ha raccontato lo stesso Berselli, aggiungendo che «il sottosegretario Caliendo ha detto le stesse cose alla commissione». In buona sostanza ciò significa che l'esame del testo slitterà a settembre.
Berselli ha poi aggiunto di aver sentito il presidente del Senato, Renato Schifani: «Mi ha confermato di non ritenere di calendarizzare il provvedimento prima dell'estate».
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