27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
SCUOLA

Maturità al via, Gelmini vicina a studenti dell'Abruzzo

«Hanno già dato dimostrazione forza». Per loro solo un colloquio

ROMA - "Quella della maturità è sempre una data affrontata con entusiasmo e stress dagli studenti: per questo mando un grosso in bocca al lupo a tutti i candidati. Ma un pensiero particolare è per i ragazzi dell'Abruzzo". Così il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha voluto esprimere, in diretta durante la trasmissione Rai Uno Mattina, la sua vicinanza ai circa 470.000 candidati che a partire da domani prenderanno parte agli esami di Stato conclusivi del secondo ciclo d'istruzione superiore.

"In questi mesi gli studenti dell'Abruzzo - ha spiegato il ministro Gelmini - hanno già dato grande dimostrazione di forza. Ed ora sosteranno gli esami in condizioni difficili. Per questo, in vista degli esami che inizieranno domani mattina, mi rivolgo in particolare a loro: ragazzi non mollate".

Per attenuare il peso delle prove d'esame, attraverso l'ordinanza n. 47, emessa all'inizio di maggio, il ministro ha comunque stabilito che gli studenti abruzzesi colpiti dal sisma impegnati negli esami conclusivi della scuola superiore (ma anche per quelli di scuola media inferiore che hanno già terminato le prove) vengano valutati solo attraverso un colloquio orale pluridisciplinare.

Nell'ordinanza il responsabile dell'istruzione ha specificatamente indicato che i candidati agli esami di Stato "colpiti dal sisma e comunque gli alunni delle scuole dei comuni i cui edifici scolastici, dichiarati inagibili a seguito del sisma dalle competenti autorità, non hanno consentito il regolare svolgimento dell'anno scolastico" sosterranno "soltanto il colloquio previsto dalla normativa vigente".

Con lo stesso provvedimento, il ministro Gelmini ha anche stabilito che la decisione di ammettere gli studenti abruzzesi agli esami, come a tutte le classi successive, potesse essere deliberata dal Consiglio di classe "anche in deroga alle valutazioni di sufficienza" e "in mancanza degli atti relativi alla carriera scolastica degli studenti ed in assenza di uno o più componenti, per motivi strettamente dipendenti dal sisma di cui dovrà darsi espressamente atto nei verbali".

A livello nazionale, invece, le indicazioni del Miur di rendere obbligatoria la media del 'sei' ai fini dell'ammissione ha prodotto il risultato di far aumentare del 50% il numero di studenti respinti al quinto anno senza nemmeno arrivare a svolgere le prove: in base alle comunicazioni che stanno pervenendo a viale Trastevere la percentuale di non ammessi alla maturità (almeno 27mila) sarebbe vicina al 6% contro il 4% del 2008.

Alla luce di questa proiezione, il numero di candidati alla maturità che prenderà il via domattina con la tradizionale prova di italiano si ridurrebbe quindi dai 497.890 iniziali a circa 470.000. Riportando così il numero di studenti impegnati nelle prove d'esame a una quota in linea con quella degli ultimi anni.