28 aprile 2024
Aggiornato 23:30

L'omaggio del Papa a padre Pio, in 50mila a San Giovanni Rotondo

Prega davanti a salma, poi la grande messa «graziata» da maltempo

San Giovanni Rotondo - Padre Pio fa il miracolo e 'grazia' la solenne messa all'aperto davanti alla chiesa nuova di San Giovanni Rotondo. Sono arrivati in 50mila, da tutta Italia ma non solo, per seguire la storica visita di Benedetto XVI alla città del santo frate cappuccino. E il maltempo rischiava di rovinare tutto. Invece, il tempo è stato clemente giusto il tempo della messa all'aperto celebrata dal Pontefice.

Dopo 22 anni, un Papa torna a San Giovanni Rotondo, per rendere omaggio al santo di Pietrelcina. Il maltempo crea non pochi grattacapi agli organizzatori. Tanto che lo stesso Ratzinger è costretto a rinunciare all'elicottero per raggiungere San Giovanni Rotondo con l'aereo (è atterrato questa mattina nella base militare di Foggia) e poi raggiungere con l'automobile la piccola cittadina nel Gargano. Ma nonostante il freddo, il vento, e la pioggia, i pellegrini non si sono scoraggiati e fin da questa mattina presto hanno cominciato a riempire la spianata davanti alla chiesa nuova di padre Pio.

Giunto a bordo della papamobile, il Pontefice è stato accolto da lunghi e scroscianti applausi. Il primo gesto che ha voluto compiere è stato quello di recarsi nella cripta che ospita il corpo di padre Pio. Qui il Papa si è inginocchiato per qualche minuto, raccogliendosi in preghiera, prima di benedire il reliquiario contenente il cuore del santo cappuccino. L'anno scorso, infatti, in occasione dell'esumazione del corpo, è stato prelevato il cuore, posizionato poi nel reliquiario che è stato successivamente collocato sull'altare della messa presieduta da Ratzinger.

Padre Pio era "un uomo semplice, di origini umili, afferrato da Cristo", ha scandito Benedetto XVI, invitando i fedeli a seguirne l'esempio di santità, e sottolineandone il "potere di amore per le anime, di perdono e di riconciliazione, di paternità spirituale, di solidarietà fattiva con i sofferenti". Ratzinger ha poi messo in guardia dai "rischi dell'attivismo e della secolarizzazione" che, ha detto, "sono sempre presenti".

Prima della recita dell'Angelus, il Papa ha ricordato la "triste" situazione che vivono i rifugiati. "Molte sono le persone che cercano rifugio in altri paesi fuggendo da situazioni di guerra, persecuzione e calamità - ha detto - e la loro accoglienza pone non poche difficoltà, ma è tuttavia doverosa. Voglia Iddio che, con l'impegno di tutti - ha concluso il Papa - si riesca il più possibile a rimuovere le cause di un fenomeno tanto triste".

Appena terminata la celebrazione, un violento nubifragio si è abbattuto sulla cittadina; talmente forte che per qualche istante c'è stato un vero e proprio black out di tutte le televisioni, che non hanno potuto trasmettere alcuni servizi.

La situazione meteorologica è al momento leggermente migliorata, anche se il cielo non si è del tutto schiarito. Nel pomeriggio, alle 16.30, Benedetto XVI visiterà il centro "Casa sollievo', ospedale voluto proprio da padre Pio. Infine, è previsto l'incontro con i religiosi, i sacerdoti e i giovani, prima del rientro in Vaticano, in serata.